Il bagarinaggio è stato un fenomeno attivo praticamente da sempre, con alcuni “furbetti” che acquistano una grande quantità di biglietti di concerti, teatri e grandi eventi per poi rivenderli (nell’era di Internet anche online con il secondary ticketing), soprattutto il giorno stesso dell’evento, a prezzi gonfiati e ricavarne del profitto. Fortunatamente però questa tecnica ha vita breve: da oggi 1° luglio è possibile acquistare solo biglietti nominali per concerti, teatri e grandi eventi.

Essendo i biglietti nominali e quindi riportando nome, cognome, luogo e data di nascita e richiedendo agli ingressi la carta d’identità, sarà praticamente impossibile rivedere un biglietto precedentemente acquistato. Certo è che l’utilizzo del biglietto nominale non solo va ad estinguere la piaga del secondary ticketing ma va anche ad impattare sugli utenti che d’ora in poi saranno costretti ad acquistare la polizza del biglietto sicuro per ottenere il rimborso in caso non possano partecipare all’evento.

In Italia aspettavamo da tempo una legge di questo tipo: ora speriamo solo che non venga né fermata, né edulcorata”, ha dichiarato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Quello del bagarinaggio online è un fenomeno particolarmente odiato dai consumatori, che da anni ci riempiono di reclami per denunciare il fenomeno”.

La rivendita a prezzi gonfiati dev’essere stroncata, ma all’estero questi siti offrono biglietti a prezzi leggermente più alti perché forniscono, ad esempio, un’assicurazione nel caso in cui il concerto venga annullato o lo stesso fan non riesca, per diversi motivi, a partecipare”, ha aggiunto Dona. “Si tratta di servizi, non di gabelle”.