Le novità nel mondo wearable non finiscono di stupire e in questo approfondimento vi proponiamo la recensione delle Huawei FreeArc, cuffiette TWS ad archetto, con una forma particolare e un fit adattissimo per lo sport e non solo. Huawei conferma dunque l’impegno nel settore dei wearable e dopo le fantastiche FreeBuds Pro 4, aggiunge a catalogo un prodotto completamente diverso che va a soddisfare le esigenze di coloro che non amano le cuffiette in-ear, oltre che degli sportivi, per i quali non è facile trovare cuffiette davvero comode da indossare durante l’attività fisica. In questa recensione andiamo a scoprire tutti i dettagli delle nuove Huawei FreeArc.
Indice:
Video Recensione Huawei FreeArc
Design ed ergonomia
Partiamo subito con la caratteristica più importante per le FreeArc: l’ergonomia. Huawei è partita dall’idea di realizzare cuffiette open type, che lasciano quindi libero il canale uditivo mentre si indossano e l’ha declinata in un form factor ad archetto, che si aggancia sul padiglione auricolare rendendo tutto il sistema stabile. La loro struttura favorisce un’esperienza d’ascolto meno invasiva, particolarmente utile in contesti come l’attività sportiva, l’ambiente urbano o il luogo di lavoro dove è importante restare consapevoli dei suoni ambientali.
Indossare le FreeClip per la prima volta può risultare insolito per chi è abituato alle tradizionali cuffiette in-ear o semi-in-ear. La loro forma ad “S”, con tre punti di contatto studiati per distribuire uniformemente il peso, richiede un minimo di adattamento iniziale. Una volta posizionate correttamente – operazione che prevede un piccolo movimento di rotazione per farle aderire meglio al padiglione auricolare – la sensazione cambia drasticamente: la presenza diventa quasi impercettibile, senza alcuna pressione interna o punti di fastidio. Dopo pochi minuti di utilizzo, si ha la netta percezione che queste cuffiette siano progettate per sparire, senza il bisogno di continue regolazioni o aggiustamenti.
L’archetto è realizzato in lega di Ni-Ti a memoria di forma, con uno spessore di 0,7 mm, un dettaglio tecnico che si traduce in un’elevata flessibilità e capacità di adattamento a diverse conformazioni auricolari. L’angolo di 140 gradi tra i tre punti di contatto garantisce un’ottima stabilità anche durante movimenti intensi, come una corsa o un allenamento in palestra. A differenza di altri modelli a conduzione ossea, che spesso esercitano una pressione sulle tempie, le FreeClip rimangono confortevoli anche sotto sforzo fisico o magari indossando una fascia nelle giornate più fresche.
Le abbiamo provate durante diverse sessioni di corsa e anche in bici e si sono rivelate senza dubbio tra le più comode e stabili che ci sia capitato di indossare, anche dopo molti minuti di utilizzo non si avverte pressione o fastidio e con particolare riferimento alla corsa, evitano quel fastidioso effetto di rimbombo interno ad ogni passo, non temono il sudore e la pioggia (certificazione IP57).



L’estetica passa quasi in secondo piano dietro alla funzionalità del design, in ogni caso parliamo di cuffiette curate e ben realizzate, con una buona finitura e qualità costruttiva. Il case è in plastica, molto sobrio e grande abbastanza da poter ospitare le due cuffiette senza sottoporre l’archetto a flessione innaturale. Le colorazioni previste sono tre: Black (quella dell’esemplare del nostro test), Grey e Green
Qualità audio
Le Huawei FreeClip offrono una qualità audio sorprendentemente elevata considerando il loro design open-ear. Il suono è gestito da un driver al Neodimio Ferro Boro da 12×17 mm con un diaframma in materiale composito che combina poliuretano e polietilene placcato in titanio, una scelta tecnica che contribuisce a mantenere una riproduzione bilanciata su tutto il range di frequenze. Il supporto di un algoritmo di equalizzazione dinamica dei bassi aiuta a ottimizzare la resa in tempo reale, garantendo un suono corposo senza sbilanciamenti, mentre il volume è piuttosto elevato per un dispositivo open-type.
Premendole contro l’orecchio il volume aumenta ulteriormente, ma vi consigliamo di non farlo, lasciate posizionare le cuffie in modo naturale sulla parte esterna dell’orecchio, altrimenti rischiate di alterare l’equilibrio sonoro, con distorsioni e rischi per i vostri timpani.
L’app companion Ai Life, compatibile con Android e iOS, permette di scegliere tra quattro profili di equalizzazione predefiniti, oltre a offrire la possibilità di crearne uno personalizzato, soluzione ideale per adattare la resa ai propri gusti. Il profilo sonoro è generalmente ben bilanciato, con bassi profondi che possono risultare leggermente aperti e meno cupi– una caratteristica comune nei dispositivi non sigillati – medi molto presenti e alti precisi, che beneficiano di una leggera regolazione in equalizzazione per ottenere maggiore brillantezza. Non sono auricolari pensati per un’esperienza immersiva assoluta, ambito in cui Huawei offre alternative più avanzate come le FreeBuds Pro 4, ma riescono comunque a convincere per la loro resa chiara e definita. Un dettaglio interessante è la tecnologia Reverse Sound Waves System, che sfrutta due aperture sul corpo principale per emettere onde sonore opposte a quelle della musica in riproduzione, riducendo la dispersione del suono percepito all’esterno. Il sistema funziona in modo efficace, limitando al minimo eventuali fastidi per chi si trova nelle vicinanze e migliorando la percezione sonora dell’ascoltatore.
Controlli touch e connettività
Le Huawei FreeArc integrano un sistema di controlli touch intuitivo e completamente personalizzabile tramite l’app dedicata. Le gesture includono swipe per regolare il volume o cambiare traccia, doppio tap per riproduzione/pausa e gestione delle chiamate, triplo tap per skippare i brani e un tap prolungato per attivare l’assistente vocale dello smartphone. L’interfaccia touch risponde in modo preciso e con un minimo di pratica diventa estremamente naturale da utilizzare, l’abbiamo anche provata con guanti dotati di superficie tattile e non abbiamo riscontrato alcun problema. Oltre alla possibilità di personalizzare i comandi, l’app permette di effettuare aggiornamenti firmware e attivare una modalità a bassa latenza, utile per migliorare la sincronizzazione audio in scenari come il gaming o la visione di contenuti video. Dal punto di vista della connettività, le FreeClip supportano il Bluetooth 5.3 con multipoint, consentendo il collegamento simultaneo a due dispositivi, una funzione comoda per chi passa frequentemente da smartphone a laptop o tablet senza dover effettuare disconnessioni manuali. La portata del segnale è decisamente ampia grazie a un sistema di antenne ottimizzato, che garantisce una connessione stabile anche spostandosi in casa o in ufficio senza necessità di avere il telefono sempre a portata di mano.
Chiamate
Ormai tradizionalmente Huawei cura in modo particolare l’esperienza d’uso in chiamata e le FreeArc non fanno eccezione. Sono dotate di due microfoni posizionati in modo strategico, da un lato per captare al meglio la voce dell’utente, dall’altro per catturare i suoni ambientali evitando il fruscio del vento. Entrano poi in gioco algoritmi di ottimizzazione e beamforming che ripuliscono l’audio catturato per trasmettere all’interlocutore una chiamata chiara e limpida anche in ambienti veramente molto rumorosi.
I test che abbiamo condotto, potete vederne alcuni all’interno del video, lasciano senza parole, la pulizia della chiamata è sorprendente anche cercando di portare volutamente al limite il sistema hardware e software. Huawei in questo ambito non ha davvero rivali al momento.
Autonomia
Non abbiamo per il momento informazioni tecniche sulla capacità dei moduli batteria contenuti nella parte terminale dell’archetto, però possiamo dirvi che l’autonomia è importante, siamo su quasi 7 ore di playback musicale a volume 40% e 4 ricariche complete con il case.
Inoltre le due cuffiette si ricaricano molto rapidamente nel case, bastano 10 minuti per avere il 40% di batteria. Il case purtroppo non ha la ricarica wireless ma solo con cavo.
Conclusione, prezzo e promo
Siamo alle battute finali della recensione delle Huawei FreeArc, proposte ad un prezzo consigliato di 119 Euro. Per la prima fase di lancio è però previsto uno sconto di ben 30 Euro che potete ottenere con il codice sconto che trovate più in basso.
Sono un ottimo dispositivo, chiaramente non per tutti, ma ideali per chi ha bisogno di cuffiette leggere, comode e sicure da usare per molte ore senza fastidi. L’assenza dell’effetto “tappo” tipico delle in-ear le rende ideali per sportivi o per chi preferisce un ascolto meno invasivo. Se si accetta l’idea di un nuovo modo di indossare gli auricolari, la loro ergonomia e stabilità potrebbero renderle un’opzione molto interessante, con il grande plus di una qualità in chiamata sorprendente.
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Pro:
- Ergonomia e fit
- Qualità in chiamata
- Qualità del suono
Contro:
- Design non per tutti
- Manca la ricarica wireless sul case
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