Dopo quanto emerso dal comunicato dal Ministro dei beni culturali Alberto Bonisoli, Netflix sembra essere nuovamente nell’occhio del ciclone e ancora una volta ad attaccarlo è il Ministro Bonisoli con una proposta di legge che punta a proteggere i cinema dall’assalto dei servizi di streaming.

Nello specifico, la proposta avanzata prevede un limite di tre mesi e mezzo tra il lancio (obbligatorio) nei cinema e quello sui servizi di streaming, limite che però verrebbe abbassato a 60 giorni nel caso in cui i film vengano mostrati in meno di 80 cinema o visti da meno di 50.000 spettatori paganti nel corso delle prime tre settimane. Bonisoli ha affermato che questo processo farebbe si che alcuni film possano essere condotti verso una commercializzazione più semplice.

Se questa proposta di legge venisse attuata, l’Italia si allineerebbe alla politica francese la quale innalza la tempistica a ben tre anni dal momento di uscita di un film al cinema al momento in cui i servizi di streaming potranno inserire il titolo nel proprio catalogo.

Ciò che rimane ancora un mistero però è se veramente queste leggi (o proposte di leggi per il momento) possano arrestare un fenomeno dilagante come quello dei servizi streaming, dopotutto, come riportano i numeri fatti segnare dai botteghini, il cinema per come lo conosciamo sembrerebbe essere indirizzato verso una lenta ma inesorabile fine.