Proscenic sta lavorando duramente da un periodo a questa parte per ritagliarsi sempre più spazio nel settore della smart home e le cose effettivamente stanno cambiando perché sta lanciando sul mercato prodotti sempre più di qualità, soprattutto in relazione ai prezzi. Ne è la dimostrazione Proscenic P12, una scopa elettrica senza fili che sto provando da qualche settimana, perché a un prezzo relativamente basso propone delle caratteristiche che solitamente possiedono solo scope elettriche che costano molto di più, anche più del doppio. E, dopo averla usata per un po’, oggi è giunto il momento di raccontarvi come va e di darvi la mia opinione, fatta di considerazioni maturate da persona che l’ha utilizzata quotidianamente o quasi.

Unboxing, montaggio e costruzione

Il primo pensiero appena mi è stata consegnata dal corriere è andato alla scatola perché è veramente piccola, oltre che leggera, e non me lo aspettavo proprio per una scopa elettrica completa. Messo da parte lo stupore iniziale dovuto a questa cosa, ho aperto la scatola e qui mi è stato chiaro il perché fosse così piccola: mi sono trovato davanti una specie di set Lego, con su per giù una decina di componenti da assemblare che insieme avrebbero dato vita alla scopa elettrica. E mettere insieme i pezzi è stato divertente perché ogni componente era ben riposto, protetto da bustine e soprattutto accessibile nella scatola e poi la confezione era accompagnata da un ottimo manuale di istruzioni, nel quale c’è tutto ciò che serve per l’assemblaggio e il funzionamento. Perciò in un paio di minuti la scopa era assemblata e pronta all’uso, senza grattacapi e problemi di alcunché; tutto è stato facile, veloce e fluido, tanto da essere divertente.

Dopo tutto questo e una volta avuta davanti la scopa montata, la cosa che mi ha colpito è stata la robustezza e la qualità con cui tutti i pezzi erano incastrati fra loro: devo dire, infatti, che la plastica di cui è realizzata è di buona qualità, i pezzi sono ben fatti e poi l’assemblaggio è preciso al punto giusto, tanto che una volta messi insieme tutti i pezzi la scopa risulta solida e un sol blocco. Da questo punto di vista, un bel plauso a Proscenic perché è riuscita a realizzare un buon prodotto, per di più compatto e leggero, pur contenendone i costi.

Come aspira e come funziona in generale

Parto col dire una cosa, che appena mi è stata chiara mi ha lasciato interdetto: seppur faccia ancora fatica a crederci, la scopa non possiede un sistema di bloccaggio nella parte inferiore con cui reggersi in piedi da sola e questo significa che non può essere lasciata qua e là ma va appoggiata a qualcosa oppure riposta per forza di cose nel suo supporto a muro, che così si rende fondamentale e da montare per forza (bisogna forare il muro e usare dei tasselli con viti, cosa che non mi piace per niente). Non so perché e come, magari per via dell’ampia snodatura fra tubo telescopico e scopa o magari per contenere i costi, fatto sta che Proscenic P12 non è capace di reggersi da sola e se lasciata in verticale cade a terra; che piaccia o no, va messa in orizzontale a terra, va appoggiata su qualcosa che la blocchi su tutti i lati o va incastrata nel suo supporto a muro, per forza.

Detto questo, passiamo al suo funzionamento, che per fortuna è migliore. La scopa monta nel suo corpo principale un sistema di filtri a cinque fasi, alcuni removibili e lavabili, capaci di purificare l’aria prima che venga espulsa, una batteria removibile da 2500 mAh, un serbatoio per lo sporco da 1,2 litri, che può essere svuotato con un solo gesto, un display che mostra il livello della batteria, la modalità di aspirazione, un indicatore sulla modalità di funzionamento e avvisa nel caso in cui il serbatoio sia pieno e la spazzola intasata e soprattutto un potente motore da 400 W, capace di garantire 80 mila rpm e cioè una potenza di aspirazione pari a 33 kPa e 120 AW. E proprio questo è uno dei suoi punti di forza perché Proscenic P12 è molto potente e aspira qualsiasi cosa ci sia bisogno di eliminare da tappeti, divani, cuscini, pavimenti, sedie, cucina e via dicendo: lei aspira di tutto e lo fa con molta efficacia, per cui da questo punto di vista si comporta veramente bene.

La sua però non è una potenza fine a se stessa e da sfruttare solo con i pavimenti, come accennavo, perché possiede una chicca che la rende estremamente versatile: al di là della scopa da pavimenti, di cui parlerò dopo, con un paio di clic consente di rimuovere il tubo telescopico e di agganciare una bocchetta per fessure o una spazzola rotonda (accessori inclusi nella confezione) così da aumentare gli scenari di utilizzo; in sostanza, messi via la scopa con rullo e il tubo telescopico, diventa compatta, come una sorta di aspirabriciole, e può essere utilizzata per aspirare materiali diversi su superfici diverse da quelle dei pavimenti e questo fa sì che sia l’ideale in casa, soprattutto per chi deve pulire un po’ ovunque. Da scopa elettrica è capace quindi di passare ad aspirapolvere portatile in un attimo, con o senza tubo telescopico. Il tubo telescopico invece è fondamentale per utilizzare la scopa per i pavimenti e supporta diverse regolazioni tramite clic, così da adattare Proscenic P12 all’altezza di chi la utilizza.

Anche da questo punto di vista funziona molto bene perché la scopa aspira in modo impeccabile e con efficacia grazie alla grande potenza del motore, è snodata di 90° in verticale e 180° in orizzontale per raggiungere anche gli spazi più angusti, è accompagnata da dei luminosissimi LED verdi frontali che illuminano anche i granellini di polvere e il rullo rotante al suo interno è studiato per ridurre al minimo i grovigli, come quelli che si formano con i capelli, e per rimuovere facilmente eventuali corpi estranei al suo interno. Devo anche sottolineare che il sistema di filtri per la purificazione dell’aria funziona sul serio perché una volta espulsa sa di pulito e di freschezza, come se fosse più leggera, e che Proscenic P12 è relativamente silenziosa: dico relativamente perché è una scopa elettrica, per di più con un motore molto potente, e quindi un qualche tipo di rumore deve emetterlo per forza, soprattutto alla modalità massima di aspirazione che sfrutta tutti e 400 i Watt a disposizione, però non è fra le più rumorose che mi sono passate fra le mani ed è comunque un rumore sopportabile. Aggiungo un’ultima cosa prima di andare avanti: come quasi tutti i prodotti di questa categoria, anche Proscenic P12 possiede una scopa con un perimetro in plastica intorno al rullo molto spesso e questo fa sì che non aspiri dalla sua intera superficie; mi viene in mente un esempio, anche perché mi è capitato, e penso al dover aspirare sporco ai piedi di un muro, in prossimità di un battiscopa: ebbene, è impossibile, almeno senza allontanare lo sporco da aspirare dal muro.

Autonomia e tempi di ricarica

Proscenic P12 integra una batteria da 2500 mAh in grado di mantenere una capacità di almeno l’80% per 300 cicli di ricarica. Al di là dei dati sul deterioramento della capacità nel tempo forniti da Proscenic, che francamente non mi entusiasmano e per un prodotto del genere potrebbero non essere tanti, quello che ci interessa è l’autonomia reale durante l’utilizzo di tutti i giorni. E qui devo dire che è lo stesso e non è riuscita a impressionarmi, seppur ci sia una considerazione più ampia da fare: l’autonomia è assai variabile a seconda della modalità di aspirazione e dello sporco da pulire, tuttavia la scopa fa veramente fatica a restare in funzione per il tempo dichiarato da Proscenic e quindi a raggiungere i 60 minuti massimi con la Modalità 1 di aspirazione; io sono riuscito a raggiungere i 50-55 minuti con questo tipo di modalità e in linea di massima la cosa si è ripetuta con tutte le altre modalità, dove la scopa ha fatto registrare un’autonomia inferiore di 5 minuti circa a quella fornita dall’azienda.

Nonostante non sia un dramma questo perché difficilmente la si utilizza alla massima potenza di aspirazione e per un tempo prolungato che vada oltre 10-15 minuti per una sessione completa di pulizia, la cosa non mi è piaciuta perché la ricarica è lenta come una lumaca tanto da richiedere fino a 5 ore per essere completa e questo potrebbe diventare un problema nel caso in cui ci si dimentichi di metterla in carica, anche solo una volta, perché potrebbe essere a secco la volta successiva che servirà. Il succo del discorso quindi è che l’autonomia non è fenomenale però è comunque sufficiente per pulizie normali di ambienti medi, tuttavia ha bisogno di essere messa in ricarica obbligatoriamente dopo ogni pulizia perché non è capace di garantirne più di due consecutive e per di più c’è da considerare che si ricarica con una lentezza disarmante.

Dove si compra

Proscenic P12 è disponibile all’acquisto in Italia presso i maggiori negozi di elettronica e soprattutto su Amazon dove è venduta al prezzo di 197 euro, talvolta scontato di qualche 10 euro. E considerando tutti i discorsi fatti sopra lei è una scopa elettrica dal gran rapporto qualità-prezzo e fra le migliori, se non la migliore, sotto i 200 euro, per cui dà tante soddisfazioni ed è da prendere senz’altro in considerazione in questa fascia di prezzo.

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