Avete mai pensato di acquistare un purificatore d’aria? Se la risposta è no siete in buona compagnia, specialmente se come il sottoscritto avete la fortuna di non abitare in un territorio con aria inquinata. Quando SwitchBot ci ha proposto il test del loro nuovo purificatore però l’ho accettato con curiosità, per capire come un oggetto del genere potesse migliorare la qualità della vita in casa, con due bimbi e un via vai continuo.
In questa recensione del purificatore d’aria con tavolino di SwitchBot conosceremo meglio la categoria di prodotti e la proposta dell’azienda, come sempre innovativa e attenta al design e alla funzionalità.
Indice:
A cosa serve un purificatore
La risposta più ovvia è proprio “a purificare l’aria”, si ma in che senso? Innanzi tutto purifica l’ambiente interno dalle particelle di inquinamento che entrano all’interno di casa, nella fattispecie questo modello riesce a filtrare particelle di diametro compreso tra 0,1 e 0,3 micrometri grazie ad un filtro HEPA integrato. Per raffronto l’inquinamento diffuso in atmosfera e pericoloso per la nostra salute è composto per lo più da PM10 (diametro inferiore ai 10 micrometri) che si ferma nel tratto superiore dell’apparato respiratorio e le più pericolose particelle PM2,5 (diametro inferiore a 2,5 micrometri) che possono raggiungere i polmoni e i bronchi secondari. Un tale livello di filtrazione garantisce anche l’eliminazione del 99% di acari e allergeni degli animali e del 99,9% dei batteri.
Un purificatore come questo può filtrare anche gli odori sgradevoli, eliminando l’ammoniaca, acido solfidrico, metilmercaptano, trimetilammina e acido acetico. Nomi che magari vi diranno poco o nulla, a meno che non li identifichiamo con quello che causano, cioè odore di urina, uova marce o putrefazione, odore di formaggio ammuffito, odore di pesce marcio e odore di aceto.
Infine, grazie alla griglia che avvolge il filtro HEPA e all’efficiente sistema di aspirazione, il purificatore in questione sanifica l’ambiente da polvere, capelli, peli di animali, residui di indumenti o cotone.
Specifiche tecniche
Il mondo dei purificatori prevede alcune caratteristiche tecniche tipiche, come il CADR (Clean Air Delivery Rate), cioè il volume d’aria filtrata dal purificatore o il CFM, cioè l’area di azione in un periodo di tempo. Il purificatore di SwitchBot si colloca nella fascia media del mercato con un ottimo rapporto prezzo/prestazioni.
- Pre filtro: rete a maglie staccabile e lavabile
- Filtro HEPA: capacità di filtraggio particelle 0,1-0,3 micrometri, efficienza del 99,97%, intervallo di sostituzione 6-12 mesi in base all’utilizzo
- CADR: 236
- CFM=400m³/h
- Deodorante: filtro carbone attivo, intervallo di sostituzione 12 mesi
- Rumorosità: velocità minima <20 dB, velocità massima <52 dB
- Area di applicazione: 33,5 m²
- Motore elettrico brushless
- Sensore di polvere a infrarossi (livello PM2.5)
- Connettività: Bluetooth 4.2, WiFi (2.4 GHz)
- Sensore di luce
- Consumi in standby: <0,5 Watt con Wifi spento, <2 Watt con WiFi acceso
- Consumi: 40 Watt max + 15 Watt max per la ricarica wireless
- Tavolino: misure 290×420 mm, supporto fino a 5 Kg, ricarica wireless Qi1: 15 Watt (7,5 Watt per gli iPhone)
- Temperatura operativa: da 0°C a 40°C
Design e qualità costruttiva
Il design del purificatore non è assolutamente lasciato al caso e non mancano alcune soluzioni pratiche che da sempre contraddistinguono i prodotti SwitchBot.
Partendo dal lato estetico nella parte bassa troviamo la zona del purificatore, un cilindro in plastica bianca alto circa 50 cm e con un diametro di 29 cm. Tutto attorno al corpo principale troviamo una griglia di areazione che serve per il filtraggio dell’aria, nella parte alta invece una semisfera rovesciata funge da base per un tavolino in legno chiaro. Alla sommità del purificatore trovano posto alcuni tasti di controllo (livello ventola, blocco bambini, modalità di utilizzo, timer), mentre la base del tavolino contiene una lampada RGB che può funzionare in molti modi diversi, infine sul tavolino troviamo una piccola area circolare con un gommino antiscivolo su cui poter posizionare il telefono per la ricarica ad induzione.
È un bell’oggetto ed è questa una considerazione essenziale parlando della proposta di SwitchBot rispetto alle molte alternative sul mercato. Questo genere di prodotti di solito non gode di grande cura estetica, qui invece l’azienda ha pensato in modo alternativo, come sempre del resto, provando a rendere più gradevole e spendibile un “semplice” purificatore. La luce posizionata sotto al tavolino può fungere come luce di atmosfera per la notte in camera dei bambini, oppure semplicemente dare un tocco in più se utilizziamo il purificatore come tavolino accanto al divano, può assumere la colorazione impostata dall’applicazione sullo smartphone, oppure colorarsi in base al grado di salubrità dell’aria, dal bianco al rosso.
L’occhio vuole la sua parte, ma il purificatore d’aria con tavolino di SwitchBot è anche stato pensato in modo funzionale, ad esempio con un comodo aggancio magnetico che tiene in posizione la griglia più esterna, in modo che sia facile rimuoverla per accedere ai filtri. Oppure la retina di pre filtro che blocca le impurità più grosse, trattiene capelli e peli e si può rimuovere con una semplice chiusura a strappo in velcro per essere lavata.
Non manca, infine, un cassettino contenente un batuffolo di tessuto sintetico su cui è possibile far cadere qualche goccia di olio essenziale per diffonderne il profumo nell’ambiente, anche questo staccabile e lavabile con estrema praticità, assicuratevi però che la diffusione dell’olio non crei problemi di allergia al vostro animale domestico.
Applicazione e funzioni smart
Il purificatore d’aria con tavolino di SwitchBot si integra con l’ecosistema dell’azienda attraverso l’app dedicata per Android e iOS. Qui possiamo regolare su tre livelli il funzionamento della ventola, oppure impostare il tutto in automatico, abbiamo a disposizione anche un setting “animale domestico” e uno per minimizzare il rumore di notte.












C’è una scheda “dati ambientali” che ci mostra in un grafico l’andamento della qualità dell’aria espressa in quantità di particelle PM2,5 disperse nell’ambiente. Infine abbiamo la possibilità di programmare accensione e spegnimento settimanale e impostare un timer di spegnimento.
Nella sezione “cura e manutenzione”, possiamo controllare il livello di usura del filtro e pre filtro, con un’indicazione precisa delle ore di attività e di quelle rimanenti prima della sostituzione consigliata.
All’interno delle impostazioni di sistema troviamo poi ulteriori setting che ci permettono di personalizzare l’esperienza di utilizzo. Per esempio possiamo gestire l’illuminazione scegliendo intensità e colore, oltre che attivare il sensore di spegnimento automatico in base alla luce ambientale, presente una modalità “non disturbare” in cui tutte le luci e i suoni vengono disattivati, infine è possibile attivare o disattivare il pad per la ricarica wireless.
La connettività prevede un controllo di prossimità via Bluetooth, oppure un controllo da remoto grazie alla connessione WiFi. Una volta collegato ad Internet, il purificatore diventa compatibile con servizi terzi quali Alexa, Google Assistant, Samsung Smart Things, Homey, IFTTT e Matter e si può controllare dalle rispettive app o con la voce grazie agli smart speaker. Il supporto a Matter è particolarmente interessante perché consente di esporre il purificatore all’ecosistema di casa direttamente tramite WiFi e senza la necessità di un bridge (come i vari Hub SwitchBot).


Come funziona
Noi abbiamo provato il purificatore per un mese ormai, posizionandolo in un ambiente di circa 50 m², quindi ben oltre l’ambiente per cui è consigliato. In questo periodo di tempo l’abbiamo per lo più lasciato in automatico e i risultati sono stati soddisfacenti: i livelli di PM2,5 sono stati costantemente mantenuti su livelli minimi, e anche quando, aprendo la finestra, si creava un picco di particelle libere dentro casa, il purificatore nel giro di una decina di minuti riportava in basso il valore.
Ci aspettavamo qualcosa di più sulla neutralizzazione degli odori: posizionando il purificatore nel salotto adiacente alla cucina non abbiamo osservato una grande efficacia, ma va detto che l’ambiente è molto grande e probabilmente sarebbero necessarie molte ore di lavoro per estinguere completamente i cattivi odori. Il discorso è diverso se si posiziona il purificatore in cucina, in quell’ambiente più piccolo si percepisce eccome il lavoro di filtrazione. Ma è un’operazione che vi sconsigliamo, perché rischiate di saturare il filtro con il grasso che si disperde con le piccole particelle d’acqua in evaporazione.
Per il resto tutto è filato liscio, nessun problema di connettività o bug da segnalare. Forse l’unica cosa che si potrebbe ancora migliorare è inserire un piccolo tasto per accendere e spegnere manualmente la luce RGB, senza dover passare dall’app.
In conclusione
Il purificatore con tavolino di SwitchBot si è rivelato un ottimo dispositivo, un discreto aiutante di casa che silenziosamente lavora per migliorare il comfort dell’ambiente in cui viviamo. Nel nostro caso, in un territorio di montagna del basso Piemonte, non è stato chiamato al super lavoro di pulizia dell’aria inquinata, è un aiuto in più, ma se abitate in città allora può diventare davvero indispensabile.
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