Roborock sta iniziando a lanciare sui mercati internazionali le novità presentate nelle scorse settimane a Las Vegas, in occasione del CES 2025. Il primo robot aspirapolvere ad arrivare in commercio è Roborock Qrevo Curv S5X, una versione “light” (è un eufemismo visto che parliamo di un robot di fascia alta) del modello lanciato nell’autunno del 2024 a IFA, l’annuale fiera che si svolge a Berlino.
Per contenere il prezzo Roborock ha dovuto fare alcune rinunce, ma lo ha fatto in maniera intelligente, andando a togliere alcune funzioni che non sono sicuramente indispensabili, lasciando comunque tutte quelle caratteristiche che servono per garantire uno standard di pulizia elevato. Lo abbiamo utilizzato per diverse settimane, ha aspirato e lavato i pavimenti di numerose stanze e oggi è venuto il momento di raccontarvi nel dettaglio come è andata nella nostra recensione completa.
Un robot di alto livello
Il prezzo di listino di Roborock Qrevo Curv è sicuramente impegnativo, parliamo di 1.499 euro, per cui questo Roborock Qrevo Curv S5X nasce anche per chi ha un budget più contenuto ma vuole comunque un prodotto di ottima qualità, con pochi compromessi a cui dover sottostare.
Compromessi che ci sono, ovviamente, ma gli ingegneri di Roborock hanno fatto le scelte più intelligenti, andando a rimuovere alcune tecnologie che per molti avrebbero potuto essere inutili. Di questo però ne parliamo meglio nel prossimo paragrafo, prima di tutto scopriamo le caratteristiche del robot e della sua stazione di ricarica. Resta proprio il design unico di quest’ultima, diverso da qualsiasi altro modello proposto da Roborock così come da altri brand del settore, che la rende immediatamente riconoscibile e che attira l’attenzione anche di chi non è esperto.
Uno dei problemi che affligge i robot aspirapolvere fin dalla loro prima comparsa sul mercato, è la gestione dei capelli e dei peli animali, in particolare quelli lunghi. Il movimento rotatorio della spazzola centrale finisce inevitabilmente per far arrotolare i capelli, spingendoli spesso verso le estremità dove si formano dei grovigli che vanno regolarmente districati a mano dall’utente, pena una riduzione dell’efficienza di pulizia.
Negli anni i produttori hanno adottato diverse strategie, dalle spazzole con setole disposte a “V” per convogliare i capelli in una determinata direzione, a delle vere e proprie taglierine per ridurre la lunghezza dei peli e capelli, ma nessuna si è mai rilevata efficace al 100%. DuoDivide, la soluzione utilizzata da Roborock per Qrevo Curv S5X, cambia radicalmente le carte in tavola, e nelle settimane in cui lo abbiamo utilizzato non abbiamo mai trovato un solo groviglio.



Questo perché invece di una singola spazzola, Roborock ne combina due, lasciando una piccola apertura al centro, con un design che convoglia i capelli proprio verso il centro dove finiscono per sfilarsi dai rulli ed essere aspirati nei condotti interni. La potenza di aspirazione molto elevata, ben 17.000 Pa, aiuta molto e di peli e capelli non rimane traccia alcuna. Anche dopo alcune settimane non abbiamo trovato un solo capello, e con due persone con capelli lunghi in casa è davvero un’ottima notizia.
La spazzola principale però non è il solo punto in cui tendono a formarsi i grovigli, visto che la stessa sorte tocca molto spesso alla spazzola laterale e alla ruota anteriore, priva come nella maggior parte dei robot aspirapolvere di trazione e che si limita a seguire i movimenti impressi dalle ruote posteriori. Per quanto riguarda la piccola ruota, Roborock ha inserito una piccola spazzola, integrata nello chassis, che pulisce la ruota man mano che quest’ultima gira, riducendo drasticamente l’accumulo di sporco. Dopo diverse settimane abbiamo trovato giusto qualche traccia di sporco, mentre su un qualsiasi altro robot privo di questa soluzione è già necessario togliere la ruota per preservarne l’efficacia.
Passiamo alla spazzola laterale, per la quale Roborock ha ripensato al design, andando a togliere un gruppo di setole (ce ne sono solo due invece delle classiche tre) e adottando una disposizione asimmetrica. In questo modo si ottiene una forma ad arco che sfrutta la forza centrifuga per allontanare i peli e i capelli dal centro di rotazione della spazzola, spostandoli verso la punta delle setole e di conseguenza verso le spazzole centrali. Il sistema FlexiArm non si limita a questo però: in prossimità di pareti o di mobili, la spazzola viene estratta dal corpo del robot, così da avere una maggiore efficacia, in particolare negli angoli, che vengono puliti in maniera quasi perfetta.
E durante il lavaggio del pavimento, o quando il robot sta tornando alla stazione di ricarica, la spazzola laterale viene sollevata, per evitare di trascinare eventuale sporco o lasciare segni sul pavimento bagnato. La tecnologia FlexiArm si applica anche al sistema di lavaggio, che utilizza la tecnologia collaudata del doppio mocio controrotante. Il mocio destro è montato su un braccetto motorizzato che viene estratto quando il robot si avvicina alle pareti o ai mobili, senza lasciare aree non pulite. Allo stesso modo è una soluzione perfetta per quei mobili che hanno la base leggermente rientrata rispetto alla parte superiore: anche in questo caso il mocio arriva fino al bordo del mobile, laddove un aspirapolvere cordless non riesce ad arrivare.
Anche i moci, così come la spazzola laterale, vengono rialzati di 10 millimetri, specialmente quando viene rilevato un tappeto e quando il robot torna alla stazione di ricarica, sia perché ha finito il proprio lavoro sia per risciacquare i moci. Questa operazione viene definita tramite la companion app, indispensabile per sfruttare tutte le funzioni del robottino, e può avvenire a intervalli compresi tra 10 e 25 minuti, così da assicurarsi la miglior pulizia possibile.
Se il robot è un vero e proprio concentrato di tecnologia, la stazione di ricarica è una piccola opera d’arte ed è senza dubbio unica nel suo genere. Roborock ha scelto, in linea con il nome adottato, un design ricco di curve, sia nella parte superiore dove sono alloggiati i contenitori dell’acqua e il sacchetto della polvere, sia in quella inferiore che risulta molto avvolgente e lascia sporgere solo una piccola parte del robot.
Scelta intelligente per due motivi: si riduce drasticamente la porzione scoperta, sulla quale inevitabilmente finisce per accumularsi la polvere, e cala sensibilmente il rischio di urti accidentali camminando in prossimità della stazione. Se con i dispositivi dotati di stazioni più tradizionali ci capita spesso di sbattere sui robot, qui la cosa più probabile è quella di urtare leggermente la base, senza che però questo comporti lo spostamento del robot dalla sede di ricarica, con avvii o messaggi vocali negli orari più improbabili.
Nella parte superiore è presente un coperchio sotto al quale sono alloggiate le due taniche per acqua pulita e acqua sporca e un ulteriore coperchio che nasconde il sacchetto per la polvere, un po’ più piccolo rispetto ad altri modelli ma che dopo un mese di utilizzo quotidiano non si è ancora riempito. Peccato solo per l’assenza di un serbatoio per l’aggiunta automatica del detergente per i pavimenti, dovrete ricordarvi di aggiungerlo manualmente ogni volta che riempite la tanica dell’acqua pulita.
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Qualche legittima rinuncia
Poco fa parlavamo di qualche scelta fatta durante lo sviluppo di Roborock Qrevo Curv S5X, dettata dalla necessità di contenere i costi senza però troppe rinunce. Le funzionalità assenti rispetto a Qrevo Curv sono sostanzialmente quattro, e a nostro avviso nessuna di queste è essenziale se non in alcuni casi, oltre a una potenza di aspirazione leggermente inferiore, 17.000 Pa su Curv S5X e 18.500 Pa su Curv.
La prima assenza è quella della tecnologia AdaptiLift Chassis, che permette al robottino di sollevarsi e superare ostacoli come dislivelli o soglie tra le stanze con un massimo di 4 centimetri. Se, come nel nostro caso, vivete in un appartamento privo di dislivelli, se non consideriamo alcuni piccoli separatori tra le stanze con pavimento in legno alti pochi millimetri, è una funzione che finireste per non utilizzare mai, pur avendola pagata. Non abbiamo preso in considerazione quelle sedie con un design particolare, con le gambe collegate tra di loro da elementi orizzontali appoggiati sul pavimento, perché a nostro avviso la soluzione migliore per ottenere una pulizia impeccabile è quella di alzare le sedie dal pavimento, operazione che è possibile fare al mattino prima di uscire così da trovare la casa pulita al rientro.
Altra funzione assente è quella relativa alle video chiamate, una funzione che può essere divertente ma che abbiamo trovato poco utile anche in altri robot che abbiamo testato. Allo stesso modo l’assenza dell’assistente vocale Rocky si farà sentire solo per quegli utenti che amano utilizzare i comandi vocali per interagire con la smart home, una modalità che mal si sposa con la vita di condominio e con la classica vita familiare, quando magari la TV è accesa e i bambini stanno giocando.
La quarta mancanza è in realtà una differenza di tecnologia: mentre Qrevo Curv utilizza Reactive Ai, un sistema con luce strutturata e telecamera RGB, per riconoscere ed evitare gli ostacoli, Qrevo Curv S5X si “limita” a un sistema a luce strutturata, chiamato Reactive Tech che identifica gli oggetti senza riconoscerli, aggirandolo senza problemi e continuando a pulire senza intoppi. Questo non significa che la presenza di eventuali ostacoli porti alla mancata pulizia del pavimento, quanto piuttosto alla possibilità che il robottino urti leggermente l’ostacolo. Anche in questo caso è una tecnologia di cui si può fare tranquillamente a meno se, come noi, vi accertate che le sedie siano alzate e che sul pavimento non ci siano oggetti prima di avviare la pulizia.
Tutte funzioni, a nostro avviso, che “valgono” i 500 euro di risparmio sul prezzo di listino, soprattutto se le funzioni mancanti non sono una necessità.
Qualità ineccepibile
Veniamo però all’aspetto fondamentale di un robot aspirapolvere, ovvero la qualità del suo lavoro. Da questo punto di vista c’è ben poco da dire, Roborock Qrevo Curv S5X è un prodotto di alta qualità, a cui non abbiamo trovato particolari difetti, se escludiamo l’assenza del serbatoio per il detergente, funzione a nostro avviso irrinunciabile in questa fascia di prezzo.
L’applicazione Roborock è con ogni probabilità la migliore in circolazione, ricca di opzioni che permettono di personalizzare il comportamento del robottino in ogni situazione, dal lavaggio dei moci al livello di umidità, dalla frequenza di svuotamento della polvere all’utilizzo della tecnologia FlexiArm. Una volta configurato il robottino all’interno dell’app, abbiamo effettuato la procedura di mappatura della casa, un’operazione che ha richiesto poco più di 10 minuti per un ambiente di circa 80 metri quadri suddivisi in otto diverse stanze, senza particolari ostacoli a creare problemi.
Al termine dell’operazione abbiamo potuto constatare la precisione del software di mappatura, visto che per la prima volta non abbiamo dovuto intervenire manualmente per correggere le suddivisioni delle varie stanze, tutte riconosciute in maniera impeccabile, abbiamo solo assegnato manualmente i nomi delle stanze per comodità. A questo punto è stato possibile avviare la pulizia, scegliendo tra le diverse opzioni a disposizione.
Anche qui il software è davvero splendido, poiché permette di creare un piano di pulizia personalizzato fin nei minimi particolari. Solitamente preferiamo impostare una sequenza di pulizia, per sapere sempre quali stanze sono già state pulite, ma potete lasciare che sia l’algoritmo a scegliere l’ordine migliore che garantisce indubbiamente una miglior efficienza energetica.
È possibile scegliere se lavare, aspirare o fare entrambe le operazioni, ma la parte più interessante è che potete impostare le operazioni da fare per ogni stanza, con una opzione Smart che regola parametri e tipo di pulizia in base al tipo di pavimento e alla stanza. Con questa modalità ad esempio il robot non ha lavato le stanze con pavimento in legno, ma ha effettuato una doppia pulizia in cucina e nei bagni. Decisamente comoda poi l’opzione “Flusso di lavoro”, che permette di creare una propria sequenza di operazioni con un editor visuale.








Basta selezionare il tipo di attività, tra pulizia completa, pulizia della stanza o pulizia a zone, scegliere gli ambienti da pulire e come pulirli. Noi abbiamo provato a far passare prima l’aspirapolvere e solo successivamente a lavare le stanze interessate, con un risultato, in termini di tempo e di energia consumata, leggermente superiori alla funzione Smart che ci ha sorpreso in maniera decisamente positiva.
A proposito di consumi, il flusso di lavoro organizzato in due fasi, aspirazione prima e lavaggio poi, ha comportato un consumo decisamente importante, circa il 70% della batteria per gli 80 metri quadri di superficie (con circa 40 metri quadri lavati). Di sicuro ha inciso il ritorno alla stazione per il lavaggio dei panni (da noi impostato ogni 15 minuti), e la sequenza di lavaggio che ha riguardato stanze agli estremi opposti dell’appartamento. Con la modalità smart invece i consumi sono stati decisamente ottimi, visto che la stessa operazione ha portato a un consumo del 55%, segno che gli algoritmi sviluppati da Roborock sono decisamente più efficienti di una pianificazione manuale. C’è da dire che si tratta di un consumo medio, con i consumi che sono andati calando man mano che gli algoritmi hanno affinato la conoscenza dell’abitazione, andando a effettuare piccole ottimizzazioni che hanno portato a un risultato appena inferiore al 50%, davvero molto valido.
I tempi di pulizia sono in linea con le aspettative, per la sola aspirazione ci vuole poco più di un’ora per gli 80 metri quadri, aggiungendo il lavaggio di altri 40 metri quadri (e due lavaggi dei panni oltre a quello iniziale) si sono aggiunti alti 40 minuti circa. Con la modalità smart abbiamo risparmiato circa 15 minuti, attestandoci nella media delle nostre prove a 1 ora e 25 minuti, un risultato più che soddisfacente.
Ci è piaciuta la possibilità di pianificare l’operazione di ricarica, posticipandola alle ore notturne quando le tariffe sono più convenienti e in casa il consumo è minimo, così da evitare qualsiasi problema. Per una ricarica completa ci sono volute poco meno di tre ore, merito della tecnologia di ricarica rapida.
Con una potenza di aspirazione di ben 17.000 Pa ci aspettavamo un prodotto discretamente rumoroso, ma anche alla massima potenza è possibile guardare la TV senza dover alzare troppo il volume o portare avanti una normale conversazione. In ogni caso se, come noi, pianificate la pulizia quotidiana della casa, è sufficiente scegliere la potenza bilanciata, che offre il giusto equilibrio tra prestazioni e rumorosità.
Chiudiamo con la stazione di ricarica, che oltre a essere decisamente bella è anche ricca di funzioni, al netto dell’assenza del serbatoio per il detergente. Aspira bene la polvere dal contenitore interno al robot, lava i panni con acqua calda a 75º, togliendo qualsiasi traccia di sporco o grasso, anche quello più ostinato. Anche dopo decine di lavaggi non abbiamo mai trovato tracce di sporco che ci costringessero a un lavaggio manuale. Lo stesso si può dire per la base della stazione, che dispone di una funzione di autopulizia che rende di fatto superfluo qualsiasi intervento da parte dell’utente, almeno per lungo tempo. Finora abbiamo trovato giusto qualche leggera traccia residua, il che ci fa pensare che prima di un lavaggio manuale potremo aspettare 5-6 mesi.
Considerazioni finali
Roborock ha trovato la quadra con questo Qrevo Curv S5X, andando a rimuovere alcune funzioni non indispensabili senza però rinunciare a una elevata qualità operativa. Ottimi algoritmi, grande qualità di pulizia, intelligenza artificiale al punto giusto e tante piccole ottimizzazioni che vi faranno apprezzare questo robot aspirapolvere ogni giorno di più. Peccato solo, e ci ripetiamo ancora, per l’assenza d un serbatoio per il dosaggio automatico del detergente, che avrebbe reso questo robot ancora più autonomo. Ma a questo prezzo è quasi impossibile trovare qualcosa di meglio sul mercato, con la promozione di lancio poi diventa un acquisto quasi obbligato se la cifra rientra nel vostro budget e volete un dispositivo in grado di darvi tante soddisfazioni.
Potete acquistare Roborock Qrevo Curv S5X su Amazon o sullo store ufficiale a 849,99 euro invece di 999,99 euro (989,99 euro sullo store Roborock) fino al 16 marzo 2025. Il prezzo include un set di accessori extra con una spazzola di ricambio e due sacchetti per la polvere.
Pro:
- sistema anti groviglio molto efficace
- elevata potenza di aspirazione
- ottimo algoritmo di navigazione
Contro:
- manca la possibilità di aggiungere un detergente all'acqua
- consumi leggermente elevati con alcune modalità
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