Recensione Xiaomi Mi Robot Vacuum-Mop 2 Ultra – Presentata in occasione del lancio di Redmi Note 11 in Italia, la serie Mi Robot Vacuum-Mop 2 di Xiaomi è composta da tre prodotti che vanno a coprire diverse fasce di prezzo, per soddisfare le esigenze di ogni utente. Nelle ultime settimane ho avuto modo di provare la versione Ultra, quella più evoluta, abbinata alla base di svuotamento automatico (venduta a parte) e oggi vi racconto com’è andata.

Non vi nascondo che l’attesa fosse alta, visto che da sempre Xiaomi è presente in questo mercato, ma in tempi recenti aveva perso qualche colpo rispetto alla concorrenza. Con la nuova famiglia di prodotti il colosso cinese cerca di rimettersi al passo coi tempi e con la concorrenza, soprattutto con questa versione Ultra.

C’è da dire che si tratta di un robot realizzato da Dreame, come riporta chiaramente la scritta presente nella parte inferiore del robot, e in effetti le somiglianze con Dreame Z10 Pro, da noi recensito qualche tempo fa, sono davvero tante. Andiamo dunque a conoscere meglio Xiaomi Mi Robot Vacuum-Mop 2 Ultra senza ulteriore indugio.

Potente e completo, con qualche incertezza

Andando a leggere la scheda tecnica di Xiaomi Mi Robot Vacuum-Mop 2 Ultra notiamo come abbia una serie di caratteristiche di alto livello: la forza di aspirazione raggiunge i 4.000 Pa, un dato che si può toccare con mano nelle pulizie di tutti i giorni. A questo aspirapolvere robot non scappa nulla, o quasi, anche le particelle più piccole o le briciole più grandi vengono raccolte senza difficoltà. I capelli lunghi finiscono comunque per attorcigliarsi attorno alla spazzola principale e a intervalli regolari è necessario ricordarsi di togliere la spazzola e pulirla per bene.

Xiaomi Mi Robot Vacuum-Mop 2 Ultra

Una volta tolto dalla scatola il robot, dovrete rimuovere il contenitore dello sporco e sostituirlo con quello incluso nella base di svuotamento automatico. Questo perché nella parte inferiore sono presenti due fori che permettono alla base di aspirare lo sporco raccolto durante la pulizia. Il robot sale completamente sulla piattaforma, così da allinearsi con i fori di aspirazione che svuotano il cassetto in maniera molto accurata. Ovviamente ogni tanto è bene pulire manualmente il cassetto, per togliere eventuali residui che inevitabilmente finiscono per rimanere incastrati negli angoli.

Devo però dire che il robot mi ha dato qualche grattacapo nei primi giorni: avviando la pulizia iniziava a girare alla ricerca della base da cui si era appena staccato, impiegando un paio di minuti a trovarla, per poi iniziare a fare il proprio lavoro. Dopo un aggiornamento del firmware comunque le cose si sono sistemate e la pulizia è iniziata immediatamente.

Grazie al laser LDS e al sensore ToF, Xiaomi Mi Robot Vacuum-Mop 2 Ultra è sempre stato in grado di muoversi senza problemi per la casa, evitando eventuali ostacoli e creando molto rapidamente una mappa che gli è servita per imparare a conoscere meglio l’ambiente. La suddivisione delle stanze avviene in maniera automatica anche se non è perfetta e nel mio caso mi ha costretto a intervenite per correggere quanto creato. Tutto molto semplice comunque, grazie all’app Xiaomi Home che da questo punto di vista è indubbiamente una garanzia assoluta.

È possibile montare il serbatoio per l’acqua, al quale agganciare un panno in microfibra per migliorare la pulizia, cosa che avviene davvero bene, anche se non si tratta di una soluzione in grado di rimuovere le macchie più ostinate dal pavimento, per le quali è ancora meglio il caro vecchio mocio.

Xiaomi Mi Robot Vacuum-Mop 2 Ultra

L’algoritmo di navigazione è decisamente valido e la pulizia di un ambiente di circa 120 metri quadri, con 80 metri quadri reali da pulire, ha richiesto in media un’oretta, con i tempi che sono andati via via calando, man mano che l’algoritmo ha permesso al robot di muoversi in maniera più precisa. Una volta terminata la pulizia il robot fa ritorno alla base seguendo sempre il percorso migliore, senza mai incertezze o ripensamenti. Al suo arrivo lo sporco raccolto viene aspirato nel capiente sacchetto inserito nella base, sufficiente per contenere i rifiuti raccolti in un paio di mesi.

Nel mio caso, dopo quasi un mese, il sacchetto non ha raggiunto ancora la metà, e il robot ha eseguito almeno una ventina di pulizie. Davvero comodo, visto che una volta che il sacchetto è pieno basterà rimuoverlo, buttarlo nella spazzatura e inserirne uno nuovo, senza doversi sporcare le mani.

Software solido ma non perfetto

Anche se sulla parte alta della base di raccolta dello sporco è presente un tasto per avviare la pulizia o lo svuotamento, Xiaomi Mi Robot Vacuum-Mop 2 Ultra dà il meglio di sé una volta che è stato configurato all’interno dell’app Xiaomi Home. Dopo aver creato la mappa, disponibile già dopo la prima pulizia, è possibile decidere quali stanze pulire, aggiungere delle barriere virtuali per impedire al robot di entrare in stanze non ancora esplorate, o creare delle aree in cui non aspirare.

Si tratta di una soluzione utile se avete il presepio, l’albero di Natale, o degli elementi di arredo particolarmente fragili, che potrebbero cadere se urtati dal robot. Manca però la possibilità di impostare una sequenza di pulizia, molto utile se siete in casa mentre il robottino sta pulendo. Per me che lavoro da casa, ad esempio, è una soluzione comoda perché mi permette di poter utilizzare le stanze già pulite.

Recensione Xiaomi Mi Robot Vacuum-Mop 2 Ultra, un ottimo aspirapolvere (costoso) 1

Non è una mancanza grave, ma la maggior parte dei robot in commercio offre questa possibilità, per cui Xiaomi dovrà correre ai ripari con un aggiornamento firmware per correggere il tiro. Per il resto comunque il software è quello classico del brand cinese, davvero ben fatto, ricco di informazioni, incluso lo stato dei consumabili e dei filtri, e con la possibilità di creare mappe multipiano, ottimo quindi per chi ha case su più livelli. È possibile creare diverse mappe e scegliere al momento del bisogno, interessante per chi ha più case da pulire, magari quella delle vacanze.

Un prezzo troppo alto

Visto così Xiaomi Mi Robot Vacuum-Mop 2 Ultra sembra sostanzialmente privo di difetti, e al netto di alcune piccolezze che solo chi ha provato tanti robot può rilevare, non ha punti deboli. L’autonomia, ad esempio, è decisamente ottima: per pulire gli 80 metri quadri di superficie utile il robot consuma poco meno del 40% della batteria e ho dovuto utilizzarlo due giorni di fila, spegnendo la base di ricarica, per vedere cosa succede quando la batteria scende al 20%.

Come accade alla maggior parte dei robot evoluti, anche questo ritorna alla base di ricarica dove procede a recuperare energia, prima di tornare a pulire dal punto esatto in cui si era interrotto. Anche la qualità costruttiva è buona, la plastica è di ottima qualità, tutti i componenti si incastrano alla perfezione e i sensori sono di alto livello, con il robot che non urta mai violentemente contro porte o mobili, rallentando e appoggiandosi in maniera delicata per non fare danni.

In sostanza quindi un prodotto valido, affidabile e preciso nello svolgere il proprio compito, un acquisto da consigliare se non fosse per un prezzo decisamente alto. Di listino il robot e la base di ricarica, venduta separatamente, costano quasi 750 euro, davvero troppo se si considera che la maggior parte dei prodotti della concorrenza sono in vendita attorno ai 500 euro, in alcuni casi anche meno.

È dunque consigliabile attendere ancora qualche settimana, o promozioni particolari che non mancano mai sullo store ufficiale online di Xiaomi, per riuscire ad acquistarlo a un prezzo maggiormente competitivo. A mio avviso non avrebbe rivali se fosse posizionato a 500 euro base inclusa, così resta un’occasione mancata, al di là della qualità del prodotto che, ripeto, non si discute.

In conclusione

Al netto di qualche piccola mancanza, che potrebbe venire colmata con i prossimi aggiornamenti software, questo Xiaomi Mi Robot Vacuum-Mop 2 Ultra è decisamente un ottimo aspirapolvere robot, evoluto al punto giusto e sempre adeguato. Peccato solo per il prezzo: acquistandolo insieme alla base di svuotamento automatico, diventato ormai un must in questa fascia di prezzo, lo pagate quasi 650 euro sullo store ufficiale di Xiaomi.

Se consideriamo che il fratello “gemello” Dreame Z10 Pro si trova in vendita a 499 euro, ma spesso scende fino a sfiorare i 400 euro, la soluzione di Xiaomi perde di competitività. Se dovesse scendere di almeno 150 euro, grazie a qualche promozione speciale, scendendo sotto i 500 euro, allora è indubbiamente da prendere in considerazione.