Se chiedete a dieci persone di nominarvi la prima marca di aspirapolvere robot che viene loro in mente, è probabile che una buona parte citi iRobot, più probabilmente Roomba, la linea presentata nel 2002 dall’azienda americana.

Essere tra le prime compagnie al mondo a presentare un aspirapolvere robot ha indubbiamente i suoi vantaggi, ma la compagnia si è adagiata sugli allori o è ancora in grado di primeggiare in un mercato in rapida evoluzione. Tra gli sfidanti più agguerriti troviamo Ecovacs Robotics, azienda cinese che nel 2006 ha lanciato la linea Deebot, che si è evoluta diventando nel tempo una delle più ricche di funzionalità.

Perché non mettere dunque a confronto due prodotti di fascia alta, che si collocano nella fascia di prezzo intorno ai 500 euro? Ecco dunque il confronto tra iRobot Roomba 960 e Ecovacs Robotics Deebot OZMO 920. Quale sarà il migliore? La risposta non è scontata come potrebbe pensare qualcuno, anche se non è stato assolutamente difficile decretare un vincitore per manifesta superiorità.

Design

Già a un promo sguardo si nota la principale differenza tra i due robot, che andremo ad approfondire nel prossimo paragrafo. Deebot OZMO 920 presenta una sporgenza nella parte superiore, per alloggiare l’unità laser che si occupa del riconoscimento dell’ambiente circostante e della mappatura della casa.

Per contro invece Roomba 960 ha un aspetto piatto, visto che il sistema visuale è incassato nella parte superiore. L’ingombro in altezza è tuttavia molto simile, 91 millimetri per Roomba e 93 millimetri per Deebot 920, il che depone a favore di quest’ultimo visto il miglior sistema di navigazione.

Deebot 920 ha dalla sua la presenza di una doppia spazzola rotante frontale, che permette di convogliare in maniera più efficace lo sporco verso la zona di aspirazione. Per contro Roomba 960 offre ben due spazzole controrotanti, per raccogliere anche lo sporco più ostico.

Deebot però risponde con un miglior sistema di aspirazione, che garantisce una elevata pressione pur mantenendo sorprendentemente basso il livello di rumore. Il rumore prodotto alla potenza minima è pressoché nullo, risultando inferiore a quello prodotto dai motori elettrici che gestiscono i movimenti del robot.

La vittoria per quanto riguarda il design va a Deebot 920, soprattutto per la doppia spazzola frontale, che risulta davvero efficace.

Funzionalità

Dal punto di vista delle funzionalità non ci sono dubbi, Deebot 920 vince a mani basse grazie ad algoritmi migliori, un’applicazione quasi perfetta e alla possibilità di lavare i pavimenti, cosa che invece manca su Roomba 960. Anche se quest’ultima funzione non è assolutamente indispensabile, il passaggio con un panno umido aiuta a raccogliere anche le particelle di sporco più piccole, per un pulito decisamente migliore.

Dove però la differenza di prestazioni è imbarazzante è nell’algoritmo che regola i movimenti nella casa. A prima vista Roomba 960, con il suo sistema visuale, potrebbe avere dei vantaggi, che però si dimostrano inesistenti. Se la navigazione laser consente a Deebot 920 di muoversi anche in ambienti completamente bui, Roomba 960 ha bisogno di un minimo di luce per potersi orientare e completare la pulizia.

Dopo la pulizia iniziale Deebot 920 è in grado di entrare in una stanza, iniziare la pulizia e portarla a termine prima di passare a quella successiva, per ottimizzare percorsi e tempi. Roomba invece, pur utilizzando movimenti all’apparenza coerenti, ha la sgradevole abitudine di passare a proprio piacimento da una stanza all’altra, in maniera apparentemente casuale.

A questo si aggiunge un’applicazione che non è assolutamente all’altezza della situazione, visto che non mostra in tempo reale la posizione del robot nella casa. Impossibile dunque capire quali ambienti siano stati puliti e quali siano ancora incompleti, una cosa che risulta decisamente fastidiosa, soprattutto se lavorate da casa.

Completamente diverse le cose con Deebot 920, la cui applicazione è tra le migliori sul mercato. È possibile visualizzare in qualsiasi momento la posizione del robot, sapere gli ambienti già puliti e quelli mancanti. E inoltre possibile scegliere quali stanze pulire, cosa che non si può fare con Roomba, così come stabilire zone off-limit con barriere virtuali.

Roomba 960 offre un piccolo dispositivo a batteria impedire l’accesso a una stanza o per creare un’area circolare del raggio di 120 centimetri. Se però le stanze da evitare sono più di una dovrete necessariamente lasciare le porte chiuse, dove questo sia ovviamente possibile.

Roomba offre l’integrazione con Amazon Alexa e Google Assistant, ma a nostro avviso non sono caratteristiche sufficienti per compensare le tante mancanze dal punto di vista dell’algoritmo e del software. Schiacciante la vittoria di Deebot 920 anche in questo segmento, con Roomba 960 che denota troppe mancanze per un robot aspirapolvere collocato in questa fascia di prezzo.

Prestazioni

Roomba 960 propone la tecnologia Dirt Detect, che gli consente di ripassare sulle zone più sporche, per migliorare la pulizia. Dispone, come detto in precedenza, di due spazzole controrotanti, prive però di setole. Da una parte questo evita l’ingarbugliamento di peli e capelli, ma dall’altra parte risulta leggermente meno efficace nella pulizia.

Deebot 920 risponde con la tecnologia di riconoscimento dei tappeti, che gli permette di aumentare la forza aspirante per una pulizia più profonda.  Entrambi sono in grado di riprendere la pulizia dopo essere tornati alla base di ricarica, ma Deebot ha la cortesia di mostrarvi dove si è interrotto, cosa che Roomba non fa.

Deebot vi informa vocalmente se è rimasto incastrato, bloccato o se il cassetto della polvere è pieno, il tutto in italiano, mentre Roomba si limita a emettere qualche suono ma niente più.

Anche in questo caso dunque la vittoria, seppur in maniera meno schiacciante, va a Deebot 920.

Autonomia

Sulla carta entrambi hanno un’ottima autonomia, almeno 150 minuti di funzionamento, ma nei nostri test hanno fornito risultati diametralmente opposti. Da una parte Roomba 960 che non è riuscito a pulire un appartamento di circa 120 metri quadri in due ore e mezza, tornando alla base di ricarica prima di completare l’operazione. Le pulizie successive sono state migliori ma si sono sempre attestare sull’ora e 50 minuti.

Lunga anche la prima pulizia di Deebot 920, che in 90 minuti è riuscito a venire a capo della casa, creando una mappa che, successivamente, gli ha permesso di terminare in circa 70 minuti ogni successiva pulizia. Anche se il tempo di pulizia potrebbe essere un dato poco importante per molti, se siete in casa durante l’operazione 30-40 minuti sono comunque molto comodi. Un’altra vittoria per Deebot 920, proprio per la miglior gestione della batteria e dei movimenti.

Conclusioni

Scontato, a questo punto, il risultato finale, che non lascia scampo a iRobot Roomba 960, a dispetto dei fan iRobot. Non possiamo dire che sia un pessimo robot aspirapolvere, anzi, al netto di qualche piccolo difetto si comporta in maniera dignitosa, soprattutto se confrontato con modelli di prima generazione, quelli che si muovono in maniera casuale.

Dopo aver visto cosa è in grado di fare un vero robot aspirapolvere però, di cui Ecovacs Deebot OZMO 920 è un ottimo rappresentante, le prestazioni del Roomba vengono inevitabilmente ridimensionate tanto da rendere poco consigliabile l’acquisto, anche in virtù del prezzo sostanzialmente identico.

iRobot Roomba 960 è attualmente in offerta su Amazon a 429 euro, mentre Ecovacs Deebot OZMO 920 può essere vostro tramite Amazon a 369,98 euro utilizzando il codice sconto esclusivo ROBOT369.