Confermando un’indiscrezione di inizio settembre, Tiscali ha appena ufficializzato che dal 1° novembre 2019 saranno effettive delle rimodulazioni al rialzo per alcuni clienti di rete fissa.

La cosa strana però è che, nonostante la conferma, Tiscali non solo non ha menzionato quali offerte sono soggette alla rimodulazione, non ha nemmeno specificato l’importo degli aumenti. Indiscrezioni in rete comunque indicano aumenti fino a 3 euro rispetto all’attuale prezzo.

La giustificazione data per queste rimodulazioni al rialzo per alcuni clienti recita: “Tiscali si impegna costantemente nell’offrire un servizio sempre migliore e sta investendo sulla propria infrastruttura tecnologica e sul proprio Servizio Clienti, pertanto in linea con l’andamento del mercato dal 1° Novembre 2019 il tuo canone subirà una piccola variazione come comunicato in fattura. L’offerta di Tiscali rimane sempre una delle più competitive. Verifica se nella tua zona sono disponibili servizi di altri operatori e confronta i prezzi“.

Come disdire Tiscali a causa delle rimodulazioni

Come sempre capita in queste occasioni, la comunicazione della rimodulazione avviene in fattura e, per coloro non volessero sottostarvi, è possibile richiedere la cessazione del contratto (totale o per passaggio ad altro operatore) senza pagare alcuna penale fino al giorno prima della rimodulazione, ovvero il 30 ottobre 2019, specificando come causale la modifica delle condizioni contrattuali (ai sensi dell’articolo 70 comma 4 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche).

In particolare, è possibile:

  • recarsi presso un negozio Tiscali e richiedere la cessazione;
  • contattare il Servizio Clienti al numero 130;
  • inviare comunicazione tramite posta elettronica certificata a cessazionecontratti@legalmail.it
  • inviare comunicazione (qui il download del modulo) tramite raccomandata A/R a Tiscali Italia S.p.A. Ufficio Gestione Contratti Località Sa Illetta Strada Statale 195 Km2.300 09123 Cagliari