Uno degli indicatori di una possibile infezione legata al nuovo coronavirus è indubbiamente l’aumento della temperatura corporea, insieme ad altri più facili da notare. Anche se al momento non esistono smartwatch in grado di misurare la temperatura corporea, è possibile sfruttare il proprio indossabile per rilevare eventuali segnali dal nostro corpo.
In assenza di una misurazione della temperatura, funzione che potrebbe essere la nuova frontiera degli indossabili, è comunque possibile sfruttare il proprio smartwatch per interpretare i segnali che il nostro corpo ci manda. Se alcuni dispositivi, come gli Apple Watch sono in grado di inviare allarmi in caso di fibrillazione o apnee notturne, quasi tutti sono in grado di mostrare il grafico del battito cardiaco durante il sonno, come nel caso di smartwatch con WearOS, o numerosi modelli Fitbit e Amazfit.
L’app Cardiogram, disponibile per Apple Watch e per dispositivi WearOS, è stata aggiornata pochi giorni fa con la possibilità di visualizzare il battito cardiaco medio durante il sonno. Eventuali fluttuazioni nella frequenza cardiaca possono essere dei segnali di una infezione, che in questo periodo potrebbe essere causata dal nuovo coronavirus SARS-COV2.
Johnson Hsieh, co-fondatore di Cardiogram, ha scoperto una correlazione diretta un paio di mesi fa quando si è trovato alle prese con una comune influenza. Hsieh ha infatto notato come la frequenza cardiaca durante il sonno fosse superiore di almeno 10 battiti al minuti rispetto al periodo precedente.
In seguito alla dilatazione dei vasi sanguigni in seguito all’infiammazione, il cervello invia un segnale al cuore per aumentare la frequenza, fornendo un maggiore apporto di sangue alle aree infette. Ecco dunque che un improvviso aumento della frequenza cardiaca durante il sonno, ma anche di giorno in condizioni di riposo, può essere un indicatore.
Ovviamente il tutto dovrebbe accompagnarsi a un aumento della temperatura corporea e ad altri sintomi, ma con questo primo campanello d’allarme gli utenti potranno iniziare a prestare maggiormente attenzione e consultare un medico per richiedere maggiori informazioni.
Un altro indicatore, che però pochi smartwatch riescono a rilevare, è dato dalla quantità di ossigeno presente nel sangue. Un calo al di sotto del 95%, percentuale minima della normale saturazione, dovrebbe far drizzare le antenne, mentre valori al di sotto del 90% sono segnali di una grave carenza di ossigeno, sintomo che potrebbe essere legato a un’insufficienza respiratoria dovuta proprio al nuovo coronavirus.
In questo caso alcuni smartwatch, come alcuni modelli Fitbit, possono rilevare le variazioni anche se non riescono a individuare fluttuazioni lente o continue, misurando piuttosto picchi che solitamente sono legati alle apnee notturne.
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