Lee Jae-yong, vice presidente di Samsung Electronics e leader di fatto del conglomerato di aziende del Gruppo Samsung, potrebbe presto ritrovarsi in prigione (è già stato incarcerato quasi un anno tra il 2017 e il 2018).

Stando a quanto riportato da Reuters, infatti, i pubblici ministeri hanno chiesto un mandato di arresto contro Lee, sostenendo che dovrebbe essere detenuto mentre indagano su nuove accuse nei suoi confronti.

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Il vice presidente di Samsung rischia di nuovo il carcere

La nuova controversia legale riguarda la fusione nel 2015 di due società del Gruppo, Cheil Industries e Samsung C&T, operazione per la quale Lee Jae-yong è accusato di frode contabile volta ad ottenere un maggiore potere all’interno del colosso coreano.

Nelle scorse ore il dirigente ha preso parte ad un’audizione a Seul e sta attualmente aspettando di scoprire se verrà nuovamente arrestato. Nel Paese asiatico i tribunali possono ordinare la detenzione fino a 20 giorni prima che i pubblici ministeri debbano sporgere denuncia e, a quel punto, il sospettato può essere trattenuto per un massimo di sei mesi.

Una decisione su questa misura cautelare è attesa tra oggi e domani.