Dopo aver letteralmente dato il via all’era del gaming domestico nel lontano 1972, Atari prova a rilanciare il proprio storico marchio con un progetto decisamente ambizioso e, per certi versi, inatteso: la realizzazione di un vero e proprio hotel a tema videogiochi, pensato per gamer, creatori di contenuti ed eventi eSport, il cui debutto è previsto a Phoenix, in Arizona.

Il progetto, noto come Atari Hotel, ha un budget complessivo di 124 milioni di dollari e punta a diventare, nelle intenzioni dell’azienda, il primo hotel di gaming immersivo nell’emisfero occidentale, con un’estetica dichiaratamente futuristica, luci al neon e un’atmosfera che strizza l’occhio al mondo cyberpunk.

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Atari al lavoro su un hotel pensato per il gaming

Secondo quanto dichiarato, Atari sta lavorando insieme a Intersection Development, che si occupa dello sviluppo del progetto, per dare vita a una struttura che vada ben oltre il semplice hotel a tema.

Tra gli spazi previsti troviamo infatti camere altamente tecnologiche, suite personalizzate dedicate ai creatori di contenuti, bar e ristoranti, aree commerciali, un centro per le scommesse sportive, una sala concerti con oltre 2.000 posti e, soprattutto, un’enorme sede dedicata ai tornei di eSport, pensata per ospitare eventi su larga scala.

L’idea alla base del progetto è quella di rendere l’ospitalità interattiva quanto il gaming stesso, trasformando l’hotel in un vero e proprio hub per appassionati di videogiochi, cultura pop ed entertainment digitale.

Uno degli aspetti più particolari dell’Atari Hotel è il modello di finanziamento scelto dall’azienda, dopo anni di pianificazione e rinvii, Atari ha infatti lanciato un’iniziativa in stile crowdfounding, invitando fan e investitori di tutto il mondo a partecipare direttamente al progetto.

L’investimento minimo parte da soli 500 dollari, una cifra volutamente accessibile, pensata per coinvolgere non solo grandi investitori ma anche giocatori e appassionati storici del marchio; i livelli di investimento più elevati invece, sbloccano una serie di vantaggi esclusivi, tra cui programmi fedeltà, sessioni virtuali di Q&A con gli sviluppatori, serate di gala VIP, merchandising dedicato e accesso anticipato ai biglietti per gli eventi ospitati nella struttura.

Jordan Taylor, partner di Intersection Development, ha spiegato come questo modello di raccolta fondi e di proprietà comunitaria rifletta la visione alla base di Atari Hotels, offrendo a giocatori, creativi e investitori l’opportunità di contribuire attivamente alla nascita del progetto.

Al momento Atari è riuscita a raccogliere circa 14 milioni di dollari, completando anche l’acquisizione del terreno (quasi un acro) su cui sorgerà l’hotel; tuttavia, la strada è ancora lunga, l’azienda punta a raccogliere tra i 35 e i 40 milioni di dollari di capitale iniziale, restando comunque distante dal budget complessivo di 124 milioni di dollari.

I lavori di costruzione dovrebbero iniziare nel 2026, con l’obbiettivo di aprire ufficialmente le porte all’Atari Hotel entro al fine del 2028. Considerando l’investimento minimo di 500 dollari, serviranno decine di migliaia di sostenitori per raggiungere gli obbiettivi prefissati, anche se non si esclude che alcuni investitori possano puntare a quote ben più elevate, superiori ai 50.000 dollari, per accedere ai benefit più esclusivi.

Il progetto Atari Hotel rappresenta senza dubbio uno dei tentativi più audaci di rilancio del marchio Atari degli ultimi anni, un’operazione che punta forte sulla nostalgia, sul gaming moderno e sull’identità di comunità.

Resta però da capire se l’azienda riuscirà davvero a colmare il consistente gap finanziario e a trasformare questa visione in una realtà concreta, gli utenti e i potenziali investitori dovranno dunque pazientare ancora un po’ per scoprire se l’Atari Hotel diventerà un’icona del gaming moderno o resterà un progetto ambizioso sulla carta.

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