Xiaomi punta a portare la salute digitale a un nuovo livello di affidabilità con una notizia inaspettata ma estremamente allineata alla strategia del brand; l’azienda ha infatti annunciato la completazione di un enorme laboratorio dedicato allo sport e alla salute, un centro di ricerca da oltre 5.000 metri quadrati progettato per migliorare l’accuratezza e la coerenza dei dati registrati dai suoi dispositivi indossabili.

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Xiaomi apre un centro per effettuare test “reali” con i propri wearable

Il nuovo Sports and Health Lab nasce per studiare come i sensori e gli algoritmi dei wearable Xiaomi si comportano in condizioni che simulano la vita quotidiana. All’interno del complesso si trovano 23 aree di test dedicate ad altrettante discipline sportive, equipaggiate con 41 strumenti professionali e 29 dispositivi di riferimento scientifico e medico.

L’obiettivo è ricreare scenari realistici di attività fisica, raccogliere enormi quantità di dati biometrici e utilizzare queste informazioni per affinare i modelli algoritmici che calcolano parametri come consumo calorico, sonno o capacità aerobica.

Secondo Xiaomi, la struttura fungerà da centro nevralgico per la ricerca tecnologica e l’ottimizzazione algoritmica, oltre che da ponte tra industria e mondo accademico. L’azienda collabora già con università e ospedali per progetti su previsione del ciclo mestruale, monitoraggio cardiaco, rischio di apnea del sonno e studio del mal d’auto.

I primi risultati concreti nella precisione dei wearable

I risultati iniziano già a vedersi. Dopo settimane di test e calibrazioni all’interno del nuovo laboratorio, Xiaomi afferma di aver aumentato del 17% la precisione del calcolo delle calorie bruciate e del 15% quella relativa alla stima del VO₂ max, uno dei parametri più importanti per valutare la salute cardiovascolare e le prestazioni atletiche.

Anche il monitoraggio del sonno è stato affinato e l’azienda ha annunciato di aver riportato un miglioramento dell’11% nella rilevazione dei tempi di addormentamento e risveglio, e del 14% nell’identificazione delle fasi di sonno profondo e leggero. Tutti indicatori che, secondo Xiaomi, si stanno avvicinando sempre di più agli standard dei dispositivi medici professionali, pur non sostituendoli.

Il laboratorio, spiega l’azienda, rappresenta un nuovo approccio all’integrazione tra tecnologia consumer e ricerca scientifica. Le collaborazioni in corso con istituzioni come la Peking University Third Hospital, la Beijing Sport University e il Tongren Hospital of Capital Medical University permettono di validare i dati raccolti e di sviluppare algoritmi sempre più precisi, soprattutto nel campo del benessere femminile e della salute del sonno.

Dal punto di vista della certificazione, la struttura ha già ottenuto l’approvazione da parte di TÜV SÜD e SGS-CSTC, due tra gli enti più autorevoli nel campo dei test di sicurezza e qualità. Xiaomi ha inoltre dichiarato di voler condividere parte della propria ricerca con l’intero settore dei wearable, favorendo la nascita di standard comuni per la misurazione della salute.

Con il nuovo laboratorio, Xiaomi sembra voler colmare definitivamente il divario tra dispositivi consumer e strumenti clinici, con l’intento di rafforzare la credibilità dei suoi smartwatch e braccialetti fitness sul mercato internazionale.

In fin dei conti il progetto conferma la strategia dell’azienda di investire non solo nell’hardware, ma anche nella qualità dei dati e nella scienza che li supporta, un aspetto che ormai è sempre più cruciale per convincere utenti e professionisti della salute a fidarsi delle metriche registrate dai wearable.

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