Ci risiamo: ancora una volta le conseguenze e gli effetti dell’intelligenza artificiale (e del suo conseguente successo) si fanno sentire, e non poco, sul prezzo di diverse componenti interne dell’hardware PC. Questa volta tocca alla RAM, una delle componenti chiave di un PC (e dispositivi come smartphone, tablet etc.) qualsiasi, che proprio a causa del suo crescente utilizzo per i data center AI e le infrastrutture in cloud, sta registrando un clamoroso aumento nei suoi prezzi, arrivando a cifre da capogiro che alzano l’asticella anche per le più umili build. Secondo la compagnia Sapphire, però, si tratta di una situazione temporanea che potrebbe “tornare al suo posto” tra pochi mesi: scopriamone insieme tutti i dettagli.
RAM: prezzi in diminuzione tra 6 mesi?
A detta delle dichiarazioni rilasciate nel corso di un’intervista al podcast Hardware Unboxed dal PR di Sapphire, Edward Crisler, la situazione delle RAM potrebbe assestarsi entro i prossimi 6 mesi: a metà 2026, dunque, si prevede un ritorno ad una condizione pressochè normale dei relativi listini, e una conseguente stabilizzazione dei costi.
A muovere l’ago della bilancia negli ultimi mesi, infatti, non è tanto la mancanza vera e propria di unità RAM, ma il clima di incertezza sul futuro che spinge gli utenti (e il mercato in generale) ad acquistare compulsivamente queste componenti, nell’ipotesi di un rialzo stabile nel tempo che potrebbe non fermarsi e, anzi, esacerbarsi negli anni a venire. La raccomandazione di Crisler è infatti rivolta proprio all’utenza, suggerendo di non farsi prendere dal panico per il (provvisorio, almeno si auspica) aumento dei prezzi delle RAM.
Ad oggi, costruire una build per un PC desktop non è esattamente alla portata di tutti, e sarebbe proprio la RAM una delle voci più costose e onerose in tal senso, a causa dell’incessante richiesta per i server d’intelligenza artificiale e le infrastrutture in cloud. Nello specifico, si ipotizza l’aumento dei costi della RAM potrebbe scatenare un vero e proprio “effetto domino”, manifestandosi a sua volta nel prezzo delle schede video, della scheda madre e altre componenti similari, portando così il costo di vendita di un PC medio a livelli esorbitanti e alla portata di pochissime tasche.
Si tratta chiaramente di una situazione ben difficile da analizzare e prevedere, soprattutto sul lungo termine: non ci rimane dunque che attendere la metà del 2026, per vedere se effettivamente le parole di Sapphire si saranno rivelate veritiere o meno.
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