OpenAI ha avviato il rollout globale delle chat di gruppo in ChatGPT, una funzionalità che molti utenti aspettavano e che segna una svolta significativa nell’esperienza della piattaforma. Dopo un breve periodo di distribuzione limitato a Giappone, Corea del Sud, Nuova Zelanda e Taiwan, la novità ora arriva in tutti i Paesi dove ChatGPT è disponibile, trasformando l’assistente virtuale in un ambiente collaborativo capace di ospitare conversazioni multiutente.

Il concetto alla base è semplice ma, come spesso accade con le innovazioni più riuscite, potenzialmente rivoluzionario: permettere a più persone di collaborare all’interno della stessa conversazione, mantenendo ChatGPT come supporto costante; non si tratta quindi solo di una funzione aggiuntiva, ma di un modo completamente nuovo di utilizzare il servizio, che da esperienza individuale diventa uno spazio condiviso in cui amici, familiari o colleghi possono pianificare, creare e prendere decisioni insieme.

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ChatGPT entra nelle conversazioni di gruppo

Immaginate, tanto per fare qualche esempio, una chat in cui si sta organizzando un viaggio nel weekend: in questo scenario ChatGPT può confrontare le destinazioni, suggerire itinerari, preparare una lista di cose da portare e sintetizzare le preferenze del gruppo, rendendo l’intero processo molto più fluido.

Lo stesso approccio funziona per attività più pratiche, come progettare un piccolo spazio domestico o scegliere le opere d’arte per arredare un nuovo appartamento, e persino per decisioni collettive, dalle più semplici (scegliere un ristorante che metta d’accordo tutti) alle più complicate (risolvere un disaccordo con un arbitro imparziale che analizzi i punti emersi nella conversazione).

Avviare una chat di gruppo è piuttosto immediato, basta toccare l’icona delle persone nell’angolo in alto a destra della conversazione, quando si aggiunge un partecipante ChatGPT crea automaticamente una copia della chat come nuovo spazio condiviso, così da mantenere intatta la conversazione originale. Le persone possono entrare tramite un link condiviso e, al primo accesso, viene richiesto di impostare un profilo essenziale con nome, username e foto, così da rendere chiara la composizione del gruppo; le nuove chat compaiono in una sezione dedicata della barra laterale, separata e facilmente accessibile.

Dal punto di vista del comportamento, ChatGPT è stato addestrato per seguire il ritmo naturale delle conversazioni, questo significa che non risponderà sempre, ma sceglierà con attenzione quando intervenire e quando rimanere in silenzio, valutando il contesto e l’interazione tra i partecipanti.

Quando serve una risposta diretta basta menzionarlo con il suo nome, l’IA può anche reagire ai messaggi con emoji e utilizzare le foto profilo dei partecipanti per creare immagini personalizzate, un elemento che aggiunge un tocco più umano e, in alcuni casi, anche divertente alle interazioni di gruppo.

Tecnicamente, le risposte vengono gestite grazie alla modalità GPT-5.1 Auto, che seleziona automaticamente il modello migliore disponibile per l’utente che ha richiesto la risposta; restano abilitati, come sempre, la ricerca, il caricamento di file e immagini, la generazione di contenuti visivi e la dettatura vocale. Interessante notare che i limiti di utilizzo si applicano solo alle risposte di ChatGPT, mentre i messaggi tra persone non hanno restrizioni particolari.

Un aspetto rilevante è la gestione della privacy, le chat di gruppo sono completamente separate dalle conversazioni private, la memoria personale non viene condivisa né utilizzata e, soprattutto, non vengono create nuove memorie a partire dai messaggi all’interno dei gruppi. Ogni partecipante può vedere chi è presente nella chat, lasciare il gruppo in qualsiasi momento e modificare le impostazioni del proprio profilo; sono previste anche tutele aggiuntive per gli utenti più giovani: se nella conversazione è presente un minore ChatGPT riduce automaticamente l’esposizione a contenuti sensibili, e i genitori possono disattivare completamente la funzione attraverso i controlli parentali.

Con l’espansione globale le chat di gruppo diventano disponibili per tutti gli utenti ChatGPT Free, Go, Plus e Pro, sia su web che su dispositivi mobili. Per utilizzare la funzione da smartphone è necessario aggiornare l’app all’ultima versione disponibile.

Secondo OpenAI, questa novità rappresenta soltanto un primo passo verso un futuro in cui ChatGPT non sarà più un assistente che risponde a domande individuali, ma un vero partner nelle dinamiche di gruppo, capace di facilitare decisioni, stimolare la creatività e rendere la collaborazione più semplice e naturale; gli utenti dovranno dunque aspettarsi un’evoluzione continua, modellata anche sui feedback raccolti durante la fase iniziale di distribuzione.

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