Il (legittimo) contrasto alla pirateria non può prescindere dall’(altrettanto legittimo) rispetto dei diritti dei cittadini. Questa è la sintesi di quanto sta avvenendo con Nintendo che, a ridosso del lancio della nuova Switch 2, ha aggiornato i termini di servizio introducendo norme per le quali si riserva di bloccare l’utilizzo dell’intera console.

Le norme europee e le politiche di Nintendo

Coloro che hanno un account Nintendo hanno ricevuto un’e-mail in cui si comunicava l’aggiornamento dell’Accordo e della relativa Privacy Policy. Tali modifiche, entrate in vigore lo scorso 7 maggio, comportano un cambiamento sostanziale nelle azioni che Nintendo può intraprendere qualora rilevi che un utente tenti di copiare o decodificare un gioco o di usare un emulatore.

Sei a conoscenza del fatto che, nel caso in cui non dovessi rispettare queste condizioni, Nintendo potrebbe rendere i Nintendo Account Services e/o il dispositivo Nintendo definitivamente inutilizzabile, tutto o in parte

Questo è il passaggio che sta facendo discutere, poiché Nintendo dichiara che, in caso di violazioni, bloccherà (rendendoli inutilizzabili) anche i dispositivi, non solo gli account. La differenza non è trascurabile, poiché le console sono dispositivi di proprietà dell’utente, che le ha acquistate (e non ottenute in comodato d’uso). Legalmente, quindi, Nintendo non ha il diritto di agire in questo modo. Questo, però, vale solo nell’Unione Europea, dove vigono normative che impediscono l’applicazione di questo tipo di restrizioni.

Nell’e-mail inviata agli utenti europei, in cui Nintendo li informa dell’aggiornamento delle policy, quel passaggio è assente. In questa comunicazione, infatti, si legge che “L’uso non autorizzato può comportare che il Prodotto Digitale diventi inutilizzabile”.

Per gli utenti europei, quindi, Nintendo non potrà procedere con il blocco della console, poiché le direttive UE considerano quell’azione sproporzionata rispetto alla violazione contestata. Inoltre, sia le norme vigenti sia la giurisprudenza comunitaria sono concordi nel ritenere inapplicabili le clausole non previste nel contratto sottoscritto al momento dell’acquisto della console o della creazione dell’account.