Le notizie sul mondo Apple non si fermano mai e, come un orologio svizzero, le indiscrezioni sui prossimi prodotti iniziano a circolare con largo anticipo. Questa volta i riflettori sono puntati sui nuovi MacBook Pro, protagonisti di un aggiornamento che, secondo le autorevoli previsioni di Mark Gurman di Bloomberg, sarebbe praticamente “una certezza” (“a lock”, nel gergo originale) e destinato ad arrivare entro la fine del 2025. Apple sembra quindi intenzionata a rispettare la sua cadenza annuale per quanto riguarda i refresh della sua linea di portatili professionali.

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MacBook Pro M5 in arrivo entro fine anno? Apple prepara l’aggiornamento, ma la vera rivoluzione è lontana

Ma cosa dobbiamo aspettarci da questi nuovi modelli? Come da tradizione consolidata, il cuore pulsante dei prossimi MacBook Pro sarà rappresentato dalla nuova generazione di chip Apple Silicon. Prepariamoci quindi a dare il benvenuto alla famiglia M5, che includerà le varianti M5, M5 Pro e M5 Max.

Tuttavia, chi si aspetta un balzo prestazionale epocale potrebbe rimanere leggermente deluso. Stando alle informazioni attuali, questi processori saranno ancora basati sul processo produttivo a 3 nanometri di TSMC, più specificamente sulla tecnologia N3P, la terza generazione di questa architettura. Questo suggerisce che i miglioramenti in termini di performance saranno probabilmente modesti rispetto alla generazione M4, concentrandosi più sull’efficienza e su ottimizzazioni incrementali piuttosto che su una rivoluzione velocistica.

Al di là dei muscoli rinnovati sotto la scocca, sembra che per quest’anno Apple non abbia in serbo altre novità significative per i suoi MacBook Pro. L’aggiornamento si concentrerà quasi esclusivamente sui componenti interni. Niente restyling estetici, niente nuove funzionalità hardware dirompenti. Per assistere a un cambiamento più radicale, bisognerà armarsi di pazienza e attendere circa altri 18 mesi. Le voci più insistenti, infatti, collocano verso la fine del 2026 il lancio di una generazione di MacBook Pro profondamente rinnovata, caratterizzata da display OLED, un design più sottile e altre migliorie sostanziali.

Tornando all’aggiornamento di fine 2025, c’è un dettaglio tecnico che, pur non essendo stato specificamente menzionato nelle indiscrezioni, appare molto probabile: il supporto allo standard Wi-Fi 7. Questa connettività di nuova generazione, già attesa sulla linea iPhone 16, rappresenterebbe un passo avanti logico, soprattutto considerando che i modelli MacBook Pro M4 ne sono sprovvisti. Sarebbe un’aggiunta sensata per allineare le capacità di rete dei portatili a quelle degli altri dispositivi di punta dell’ecosistema.

Per quanto riguarda le tempistiche precise, la tradizione Apple suggerisce una finestra di lancio autunnale. È molto probabile che i nuovi MacBook Pro da 14 e 16 pollici con chip M5 vengano presentati ufficialmente nel mese di ottobre. Questo evento potrebbe coincidere anche con il lancio di un nuovo refresh della linea iPad Pro, anch’essa presumibilmente aggiornata con il chip M5, creando un momento di forte rinnovamento per la fascia alta dell’offerta Apple.

L’imminente refresh dei MacBook Pro con chip M5 si preannuncia come un aggiornamento incrementale, una tappa interlocutoria nel percorso evolutivo della gamma. Le novità si concentreranno sulle prestazioni interne, con miglioramenti che, seppur benvenuti, potrebbero non essere abbastanza marcati da giustificare un upgrade per chi possiede già un modello recente.

Di fronte a questo scenario, la scelta per gli utenti si fa interessante. Chi ha bisogno di un nuovo MacBook Pro potrebbe valutare seriamente l’acquisto degli attuali modelli con Apple Silicon M4, magari approfittando di qualche offerta.

In alternativa, chi non ha fretta e cerca un salto generazionale più significativo, farebbe forse meglio ad attendere il grande rinnovamento previsto per la fine del 2026, quando l’introduzione dei display OLED e di un design rivisto promettono di ridefinire l’esperienza d’uso dei portatili professionali di Cupertino. La scelta, come sempre, dipenderà dalle esigenze individuali e dalla propria tolleranza all’attesa.

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