È in corso un massiccio blackout che, dalle ore 12:30 circa di oggi, lunedì 28 aprile, ha messo fuori uso treni, metropolitane, semafori e servizi di telecomunicazioni in Spagna, Portogallo e in alcune zone delle regioni francesi dei Paesi Baschi, quelle più vicine alla Spagna, dove la corrente elettrica è stata ripristinata dopo pochi minuti.
Serviranno dalle sei alle dieci ore per tornare alla normalità, secondo quanto dichiarato dal direttore generale della Rete elettrica spagnola. Al momento non sono state segnalate criticità sulla rete elettrica italiana, come ha sottolineato la società italiana Terna che gestisce le reti di trasmissioni dell’energia elettrica in Italia.
Indice:
Cause e conseguenze del blackout in Spagna e Portogallo: cosa sappiamo
Molte persone sono state liberate dopo essere rimaste intrappolate nelle metropolitane e negli ascensori perché, come anticipato, il blackout sta causando estese interruzioni delle reti ferroviarie e metropolitane di diverse città, non funzionano molti sistemi di telecomunicazione e nemmeno vari semafori, con conseguenti difficoltà negli spostamenti e nei trasporti, soprattutto nelle grandi città, tanto che le autorità hanno infatti già invitato le persone a evitare di spostarsi se non strettamente necessario.
🔴DIRECTO | Madrid cierra los túneles de la M-30. El tráfico en la capital está siendo caótico por la falta de semáforos https://t.co/F1jRL3PX5B
📹 Así se ve el atasco de la Castellana desde el aire pic.twitter.com/wBTPQPYIHJ
— EL PAÍS (@el_pais) April 28, 2025
Internet ancora funziona (può sopravvivere a qualche ora senza elettricità), i generatori di emergenza non hanno creato particolari problemi alle strutture ospedaliere, ma molte industrie si sono fermate così come i reattori delle centrali nucleari spagnole. Ci sono anche parecchi disagi negli aeroporti, possibili interruzioni delle fornitura idrica a Lisbona e in vari negozi e supermercati è possibile pagare solo in contanti.
Sono dunque evidenti le prime conseguenze di questo enorme blackout elettrico ma non se ne conoscono ancora le cause, nonostante circolino alcune ipotesi, come quelle del presidente della regione autonoma dell’Andalusia Juan Manuel Moreno che ritiene sia stato causato da un attacco informatico, ipotesi poi smentita dal CNCS (Centro nazionale portoghese per la sicurezza informatica), secondo cui non ci sono al momento prove in merito.
Nel pomeriggio di oggi, il gestore della rete elettrica portoghese REN (Redes Energéticas Nacionais) ha ipotizzato che il blackout potrebbe essere stato causato da un «un raro fenomeno atmosferico»: un repentino cambio di temperatura che avrebbe causato delle interferenze nella rete elettrica in Spagna, poi estese anche a quella portoghese. In attesa di spiegazioni ufficiali, le autorità dei Paesi coinvolti stanno indagando.
En Madrid, las Rozas, Majadahonda o Getafe.En Castilla y León, Salamanca, Zamora y León. Estas son las zonas de España que ya han recuperado el suministro eléctrico 👇 https://t.co/TN0J1urvZr
— EL PAÍS (@el_pais) April 28, 2025
Intanto, a partire dalle ore 17 di oggi in molte aree della Spagna e del Portogallo l’elettricità è iniziata a tornare. La situazione è ancora grave, ma in via di risoluzione.
Aggiornamento del 29 aprile: l’elettricità è tornata, ma sono ancora sconosciute le cause
L’elettricità in Spagna e Portogallo è tornata, il ripristino è praticamente completato. Alle 6 di martedì 29 l’azienda pubblica spagnola Red Eléctrica ha fatto sapere che il 99,2% dell’energia elettrica in Spagna era stata ripristinata; la Redes Energéticas Nacionais (REN) portoghese, intorno alle 7 ha comunicato che i consumi erano tornati ai livelli normali.
Ancora non si sa tuttavia a cosa sia stato dovuto il blackout. L’ipotesi dell’evento meteorologico menzionato è stato messo in discussione; stesso discorso vale per l’attacco hacker, di cui ancora non ci sono prove né altro che faccia pensare a un sabotaggio informatico o di altro genere. C’è poi un’altra possibilità, ovvero quella di un problema tecnico alla rete, che potrebbe essere collassata a causa di un imprecisato sovraccarico, ipotesi portata avanti dall’ENISA, l’Agenzia dell’Unione Europea per la cybersicurezza, ipotesi considerata anche dal ricercatore Onyema Nduka, secondo cui è probabile che un guasto possa aver generato a cascata un problema generalizzato alla rete.
La foto di copertina è di Claudio Schwarz su Unsplash
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