Il mercato degli speaker Bluetooth portatili è decisamente affollato e, soprattutto nella fascia più bassa, le soluzioni abbondano. Nella maggior parte dei casi si tratta però di prodotti dalla qualità deludente, che promettono mari e monti e che poi si rivelano delle vere e proprie delusioni alla prova dei fatti. Ci siamo approcciati in questo modo a Tribit StormBox Mini+, visto che non conoscevamo il brand.

E per esagerare ne abbiamo provati due, così da capire come viene gestita la modalità stereo. E nonostante lo scetticismo iniziale, le cose si sono fatte molto interessanti fin dal primo ascolto.

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Design e costruzione

Partiamo subito dalle dimensioni: come lascia intendere il nome, questo altoparlante è decisamente piccolo (misura 119 x 91 x 91 millimetri) con una forma cilindrica che ricorda quella di una lattina. La qualità costruttiva si percepisce anche dal peso, 544 grammi, ben distribuiti tanto che non danno fastidio nemmeno se li fissate a uno zaino utilizzando la cinghia sul lato superiore.

Tribit StormBox Mini+ presenta una texture in tessuto sulla quasi totalità della superficie, una scelta che contribuisce a conferire un tocco premium decisamente inatteso in questa fascia di prezzo. La parte inferiore è realizzata in gomma antiscivolo di ottima qualità, che impedisce allo speaker di scivolare sulla superficie in seguito alle vibrazioni. Nella parte superiore è presente il cono con un elemento ammortizzato in gomma che restituisce un ottimo effetto ottico quando suonate a volume alto.

Nella parte frontale sono collocati i tre controlli in plastica rigida: volume su/giù e pausa/riproduzione, mentre nella parte posteriore sono presenti altri tre tasti. Questi ultimo sono in gomma, discreti e quasi nascosti, e permettono di accendere lo speaker, attivare la connessione Bluetooth o il pairing con una seconda cassa, e gestire le luci.

Lo speaker è disponibile in tre colorazioni, nero blu e verde (la colorazione che abbiamo scelto e che a nostro avviso è la più bella) e gode di certificazione IPX7 che lo rende resistente a schizzi e pioggia. Può essere immerso anche in acqua e per testarne la resistenza lo abbiamo portato con noi nella doccia. Nonostante qualche schizzo e molta acqua di rimbalzo, non ha fatto una piega e ha continuato a suonare senza alcun problema, una bella tranquillità per chi vuole ascoltare la propria musica ovunque, in casa come all’aperto.

Specifiche tecniche

Se l’estetica è molto curata, la pate interna non è certo da meno, e le specifiche sono decisamente soddisfacenti. Due driver full-range da 48 millimetri e un radiatore passivo, capaci di una potenza complessiva dichiarata di 12 watt (6 per ciascun driver), con risposta in frequenza dagli 80 Hz ai 20 KHz. Tribit ha inoltre implementato un sistema di controllo della gamma dinamica a 2+1 bande che interviene per bilanciare la chiarezza e la profondità del suono.

Per quanto riguarda la connettività troviamo il Bluetooth 5.4 che offre una copertura fino a 30 metri in campo aperto. Noi lo abbiamo utilizzato in casa, con almeno tre pareti in mezzo, a una distanza di una decina di metri, senza alcuna perdita di segnale. Sono supportati i codec AAC e SBC, andando quindi a soddisfare le necessità del mondo Apple e di quello Android in maniera sempre soddisfacente. Per chi preferisce un cavo tradizionale, è presente un ingresso AUX da 3,5 millimetri, una rarità in questo segmento di mercato.

Recensione Tribit StormBox Mini+, un piccolo speaker che suona in grande 9

La batteria ha una capacità di 2.600 mAh e promette fino a 12 ore di riproduzione con volume al 60% e senza luci LED. Nel nostro scenario di utilizzo, con volume compreso tra il 70 e il 90%, e luci sempre accese, abbiamo raggiunto senza alcun problema le 8 ore, un risultato sicuramente valido, soprattutto se consideriamo l’utilizzo delle luci.

In ogni caso la ricarica richiede poco più di due ore e avviene tramite la porta USB-C posizionata sul retro, e protetta da uno sportellino in gomma, rendendo più agevole la ricarica in ogni situazione. Da sottolineare il fatto che è possibile continuare a utilizzare lo speaker anche durante la ricarica, per non restare mai senza la propria musica preferita.

Qualità audio

Fin qui tutto bene, ma alla prova dei fatti come suona questo Tribit StormBox Mini+? Premettiamo che, vista la presenza di due speaker, la quasi totalità dei test che abbiamo condotto è stata in modalità stereo, con le due unità collegate in modalità TWS. Ma abbiamo tenuto volutamente spento uno dei due altoparlanti in alcune situazioni per avere un quadro più completo.

In modalità singola lo speaker si difende decisamente bene, con un suono a 360 gradi reale, non siamo di fronte alla classica “trovata” di marketing fatta per riempire i comunicati stampa e far parlare di sé. La disposizione interna dei driver crea un campo sonoro ampio e ben distribuito, con medi presenti e ben definiti e le voci sempre ben presenti. Sulle alte frequenze i driver soffrono leggermente, ma viste le dimensioni la resa è decisamente piacevole, ed è possibile distinguere con precisione anche i suoni più acuti, specialmente nella musica classica.

I bassi ci sono, grazie soprattutto alla tecnologia Xbass di Tribit, e nonostante le dimensioni contenute la resa è sicuramente soddisfacente. Certo, driver da 48 mm e un radiatore passivo non possono fare miracoli, quindi non aspettatevi di collegare StormBox Mini+ allo stereo o alla TV e di sostituire un impianto audio di qualità, se volete dei bassi da far tremare le pareti dovete cercare altro. Però le li appoggiate sui braccioli della poltrona, come abbiamo fatto noi, vi faranno tremare un po’ e questo è già un gran bel risultato.

Anche il volume massimo raggiungibile è decisamente elevato, tanto che di sera non ci siamo mai fidati di superare la metà del volume. Col volume al massimo si sente benissimo anche attraverso un paio di pareti, per cui se il vicino è solito svegliarvi alle 7 del sabato mattina col tosaerba, sapete come rispondere.

Recensione Tribit StormBox Mini+, un piccolo speaker che suona in grande 10

Se uno speaker lavora bene, due cambiano radicalmente la scena, con due diverse modalità di riproduzione. Il pairing è decisamente semplice, basta premere il tasto Bluetooth su entrambi i dispositivi e attendere il beep di conferma. Per avere una conferma del collegamento tra i due speaker vi basta spegnerli e riaccenderli entrambi: dopo il suono iniziale sentirete una voce che conferma l’attivazione dello Stereo Mode e successivamente ciascuno speaker indicherà quale canale sta riproducendo.

Posizionandoli sulla scrivania, a meno di un metro di distanza, l’effetto stereo è già ben definito ma se avete spazio e li posizionate ad almeno due metri, il risultato sarà ancora più soddisfacente. Abbiamo eseguito diversi test, dalla musica classica ai Pink Floyd, passando per la musica elettronica e l’heavy metal, e il risultato è stato sempre all’altezza delle aspettative.

Ovviamente non parliamo di un sistema HiFi, ma a fronte di una spesa di circa 80 euro avrete un dispositivo in grado di rivaleggiare con prodotti ben più costosi e capace di uscirne a testa molto alta. È proprio qui che il rapporto qualità/prezzo raggiunge il suo apice, e schiaccia senza troppi complimenti la concorrenza.

Se volete collegare lo speaker, anche in coppia, a uno smartphone Android, potete sfruttare la companion app che permette di gestire l’equalizzazione sfruttando le cinque modalità predefinite o modificando i livelli a mano.  L’app poi risulta indispensabile per aggiornare il firmware, procedura semplice e che richiede giusto qualche minuto, e per controllare le luci. Queste ultime comunque si controllano anche con il tasto posto sul retro di ciascuno speaker.

Conclusioni

Tribit StormBox Mini+ è il classico dispositivo che fa sorgere spontanea la domanda “Come fanno a venderlo a questo prezzo?” Se da solo è un ottimo dispositivo, utilizzabile ovunque, con una bella estetica e una qualità sopra la media, in modalità stereo con un secondo speaker diventa imbattibile e può competere ad armi pari con modelli ben più “carrozzati”.

È vero che i bassi non sono potentissimi, ma viste le dimensioni non si poteva chiedere di più (e i vicini ringraziano) e parliamo di un prodotto in grado di darvi parecchie soddisfazioni anche in qualche festa all’aperto. L’acquisto in coppia è quasi obbligato, noi lo abbiamo collegato anche alla TV, una soluzione decisamente minimal e a basso costo che cambierà il modo di gustarvi i vostri film preferiti.

Pro:

    • ottimo rapporto qualità/prezzo
    • costruzione solida e certificazione IPX7
    • app ben fatta

Contro:

    • bassi limitati in modalità singola

Voto finale:

8.3

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