Xiaomi è un’azienda che ha le mani in pasta un po’ dappertutto nel settore della tecnologia moderna, motivo per cui non ci stupiamo della presentazione di dispositivi o accessori un po’ inusuali. Nulla però a nostro avviso è paragonabile al progetto di una casa marziana pensata per permettere la sopravvivenza dei primi coloni.

Sviluppato insieme agli architetti di OPEN, il “MARS Case” è un luogo prefabbricato e gonfiabile con dimensioni di 2,4 x 2,4 x 2 metri. Concepito come un “prodotto industriale”, tutti i componenti di servizio della casa e gli spazi di vita gonfiabili possono essere ripiegati e conservati per un facile trasporto.

Xiaomi vuole portarci su Marte con questo suo bizzarro (ma tecnologico) progetto 1

La parola d’ordine per questa casa marziana di Xiaomi è RICICLO.

Sfruttando e riciclando calore, acquee reflue, condensa e altri sottoprodotti generati da ciascun individuo, la casa recupera energia, aria e acqua in un ecosistema chiuso e autosufficiente, riducendo al minimo il consumo di nuove risorse. Non è un concetto nuovo e, considerando che portare materiali sullo spazio ha un elevato costo al KG, cercare di riutilizzare quanto più possibile sarà essenziale.

Xiaomi vuole portarci su Marte con questo suo bizzarro (ma tecnologico) progetto 2

Chiaramente il prototipo di casa marziana di Xiaomi, il quale  rimarrà visibile al di fuori dello stadio nazionale di Pechino fino al 4 novembre 2018, è anche una vetrina per i dispositivi domotici dell’azienda.

Duecento anni fa, Henry Thoreau si ritirò dalla società e si trasferì da solo a Walden per riflettere sulla natura della vita semplice”, dice il team di progettazione. “Oggi, in un’epoca di crisi ambientali e consumo materiale apparentemente infinito, dobbiamo chiederci: quali sono i nostri bisogni essenziali?”

Precisiamo che quello di Xiaomi e OPEN è solo un prototipo che non è stato pensato per essere utilizzato effettivamente su Marte ma solo per mostrare come potrebbe essere la vita dei primi coloni.