Trasmettere dati con la luce per comunicare in modo sicuro e protetti dalle interferenze: il Wi-Fi di luce per i satelliti è la sfida del progetto TOWS, Transmission of Optical Wireless signals for telecom Spacecrafts. Il sistema finanziato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) punta a sostituire le comunicazione interne ai satelliti con impulsi di luce infrarossa, ultravioletta e visibile al posto delle normali onde radio.

Wi-Fi di luce: i vantaggi nell’uso di questa tecnologia

Se sulla terra si lavora alacremente all’implementazione del 5G, con tutti i benefici che porterà nei prossimi anni, nello spazio le cose funzionano diversamente. Uno dei vantaggi della tecnologia in sviluppo è quello di eliminare completamente l’utilizzo dei cavi nella progettazione e realizzazione dei satelliti per le telecomunicazioni: rendono il corpo più pesante e aumentano i tempi di assemblaggio e test. Il Wi-Fi di luce dona anche una sicurezza maggiore alle comunicazioni: gli impulsi luminosi non possono attraversare le pareti, dunque non sono intercettabili dall’esterno, ed inoltre non possono interferire con altre apparecchiature presenti a bordo.

In questo progetto si sviluppano soluzioni per le comunicazioni a bordo dei satelliti, ma altre linee di ricerca prevedono anche la comunicazione ottica tra i satelliti e le stazioni di terra,” afferma Ernesto Ciaramella, coordinatore del progetto e docente di Telecomunicazioni dell’Istituto TeCIP di Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione e della Percezione, della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Continua dicendo:”In quest’ultimo caso queste tecnologie si rendono necessarie perché vi è una crescente richiesta di banda, per esempio allo scopo di trasferire le informazioni di osservazione della terra”.

Quale è l’obbiettivo del TOWS?

L’obbiettivo del TOWS, realizzato in collaborazione con Thales Alenia Space, è quello di dimostrare l’efficacia pratica della tecnologia per la trasmissione senza fili dei dati, utilizzando la luce al posto delle onde radio: un Wi-Fi di luce, se così possiamo definirlo. Bisognerà aspettare la realizzazione di un prototipo funzionante per convincere l’Agenzia Spaziale Europea della bontà di questa tecnologia wireless ottica.