Sembra che l’obbligo di esporre i bollini per fornire ai potenziali clienti che tipo di servizio arriva a casa loro non abbiamo frenato l’AGCM dal trovare qualche altra magagna nella pratica commerciale di Vodafone. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) infatti ha avviato un procedimento contro Vodafone Italia S.p.A. per omissione di significative informazioni nelle campagne pubblicitarie dei servizi di connettività a internet in fibra ottica.

Il procedimento lo si può leggere, in maniera integrale, sul Bollettino Settimanale n. 10, pubblicato l’11 Marzo 2019 presente sul sito ufficiale AGCM. In parole povere però, Vodafone viene accusata di non aver informato correttamente i potenziali clienti circa i servizi di connettività ad Internet con tecnologia in Fibra Ottica, violando l’articolo 20, comma 2, 21 e 22 del Codice del Consumo.

Oltre ad aver informato Vodafone di questa cosa, l’AGCM ha vietato l’ulteriore diffusione della pratica commerciale e, sulla base dell’art. 27, comma 12, del Codice del Consumo, ha avviato il procedimento per una eventuale irrogazione della sanzione pecuniaria da 10.000 a 5.000.000 euro prevista in caso di reiterata inottemperanza.

Insomma, “fatta la legge, trovato l’inganno”. Vodafone ha sfruttato dei cavilli legali relativi alle nuove misure adottate dall’AGCOM in merito alla corretta informazione da dare ai potenziali clienti e destinatari delle campagne pubblicitarie per trarre vantaggio sulla concorrenza.

Prima di lasciarvi, vi vogliamo ricordare che Open Fiber ha stilato il suo piano di sviluppo operativo legato ai bandi Infratel e, nel 2019, è prevista l’apertura di 2.000 nuovi cantieri e la finalizzazione di 850.