Il cancro rappresenta una delle cause più diffuse di morte nel mondo (ogni giorno in Italia si scoprono circa 1.000 nuovi casi di cancro) e, nonostante i grandi sforzi delle case farmaceutiche e dei centri di ricerca medica, ancora non è stata trovata una cura efficace. Fra le soluzioni più promettenti però vi è un vaccino per il cancro sperimentale che, testato sui topi, ha restituito il 100% di risultati positivi.

Aggiungendo una molecola chiamata Diprovocim a un vaccino, i ricercatori riportano di essere in grado di attirare cellule cancerogene nei siti tumorali nei topi. Funziona in combinazione con altre terapie di trattamento del cancro per fermare alcune forme di cancro aggressive, e spesso mortali, come il melanoma.

Diprovocim composizione chimica

Composizione chimica del Diprovocim

Questa co-terapia ha prodotto una risposta completa e curativa nel trattamento del melanoma“, ha affermato il coautore dello studio, il professor Dr. Dale Boger di Scripps Research.

Il vaccino per il cancro sperimentale induce il sistema immunitario a produrre la stessa risposta mirata qualora le cellule ritornassero, secondo il premio Nobel e Boger Bruce Beutler dell’Università del Texas meridionale. “Proprio come un vaccino può addestrare il corpo a combattere i patogeni esterni, questo vaccino prepara il sistema immunitario a inseguire un tumore“.

I risultati della ricerca

Finora la ricerca è stata testata contro una forma particolarmente aggressiva di melanoma. Dopo essere stati divisi in tre gruppi: otto topi hanno ricevuto il vaccino, otto hanno ricevuto il vaccino per il cancro sperimentale con l’aggiunta del Diprovocim e otto hanno ricevuto il vaccino più un adiuvante chiamato allume.

I risultati sono stati sorprendenti: i ricercatori hanno scoperto che i topi trattati con la combinazione di Diprovocim e del vaccino avevano un tasso di sopravvivenza del 100% di oltre 54 giorni; i topi trattati con il vaccino contro il cancro e l’allume avevano un tasso di sopravvivenza del 25% e quelli con solo il vaccino avevano un tasso di sopravvivenza pari allo zero percento.

Questa potrebbe essere una scoperta sensazionale per la cura di certi tipi di tumore, senza dimenticare che la tecnica del CRISPR-Cas9 ha già fatto passi da gigante per modificare il DNA delle cellule aiutandole a riconoscere il tumore e ad attaccarlo.