La gamma di iPad si è ampliata a dismisura: oggi abbiamo la possibilità di acquistare ben 5 tablet marchiati Apple, dall’economico iPad 2018 fino al modello iPad Pro da quasi 13 pollici. Tra questi due modelli agli estremi ci sono ora due nuovi iPad, iPad Mini (che per me oggi ha poco senso viste le diagonali di display degli smartphone che arrivano facilmente a 6,5 pollici) e l’iPad Air. Ho avuto modo di testare proprio quest’ultimo negli ultimi giorni, e vi dico fin da subito che potrebbe essere la giusta via di mezzo. Ma scopriamolo nella nostra recensione.

Vogliamo però impostare questa recensione in maniera diversa: non vogliamo parlarvi in generale di come va, è pur sempre un iPad quindi sappiamo bene che andrà benissimo, ma secondo noi è più utile soffermarci sugli aspetti per cui si differenzia dai modelli Pro e Base, per farvi capire se questi aspetti per voi valgono la spesa in più o in meno.

Partiamo con le differenze di design, iPad Air è un modello “vecchio stile”, con cornici più ampie, linee più smussate e Touch ID. Certamente più simile al modello base, ma più sottile e con cornici un pochino più ristrette. Rispetto al modello top risulta meno “bello” e appariscente, ma allo stesso tempo è sempre piacevole alla vista e al tocco. La costruzione è la solita di tutti gli iPad, semplicemente impeccabile, ottimi materiali ed assemblaggio a regola d’arte. Un dispositivo prezioso e piacevole da toccare.

Recensione iPad Air (2019): è davvero la giusta via di mezzo? 1

Questo iPad Air è una via di mezzo anche per quanto riguarda il display: infatti c’è un pannello da 10,5 pollici. Su tutti gli iPad troviamo la stessa densità di pixel (264ppi) ed il supporto alla Apple Pencil, ma le tecnologie sono diverse. Infatti rispetto al modello Pro questo Air ha una diagonale leggermente minore e non supporta la tecnologia ProMotion, quindi i movimenti non saranno così fluidi come sul modello maggiore. Rispetto invece al modello più economico l’Air ha una diagonale leggermente maggiore ed un display a laminazione completa, quindi le immagini sono a filo rispetto al vetro, soffre di meno i riflessi e la resa generale è migliore.

iPad Air è un passo indietro rispetto ad iPad Pro per quanto riguarda gli speaker: solo due posti sul lato inferiore, decisamente meno immersivi dei 4 del modello top, quindi nessun effetto stereofonico quando in modalità orizzontale. Come posizionamento è paragonabile al modello base 2018, ma il volume è più alto ed il suono più corposo.

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Dove iPad Air non presenta differenze è in iOS 12, un sistema operativo pensato per i tablet di Apple e ricco di funzioni come multiwindows e split-screen. Al contrario hardware e connessioni presentano delle differenze: iPad e iPad Air condividono l’ingresso Lightning, al contrario della USB-C presente sull’iPad Pro. Questo è uno degli aspetti da tenere in maggiore considerazione nella scelta dell’iPad giusto: la USB-C non viene sfruttata al massimo da iPad Pro ma permette dei vantaggi non da poco come l’uscita video per collegare monitor esterni e la compatibilità con tantissimi hub USB-C (anche con quelli che magari già abbiamo) che inoltre costano molto meno degli adattatori Lighning.

iPad Air è invece più vicino al modello Pro nella presenza del connettore magnetico per tastiere ed accessori: per esempio io ho potuto utilizzare una tastiera Logitech pensata per il vecchio modello Pro da 10.5 pollici (di cui questo nuovo iPad Air è sostanzialmente un refresh) e funziona alla perfezione. Ci sono delle alternative Bluetooth anche per il modello base, ma qui il vantaggio è quello di poter utilizzare una tastiera senza batteria, sempre pronta all’uso che non ha bisogno di essere ricaricata, grazie proprio al connettore che gli tramette energia.

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Questo nuovo iPad Air supporta anche l’utilizzo della Apple Pencil di prima generazione (quella che si ricarica in quella bruttissima posizione all’interno del tablet), una caratteristica in comune con il modello base, mentre non supporta la nuova generazione di Apple Pencil che ad oggi resta esclusiva degli ultimi iPad Pro.

Sempre rispetto ad iPad Pro non troviamo il Face ID, infatti iPad Air sfrutta il Touch ID come l’iPad base, ma nell’utilizzo risulta più veloce ed immediato: basta sfiorarlo e riconosce sempre l’impronta digitale. Inoltre il tasto centrale è fisico, quindi con il click, non invece un tasto “virtuale” con una vibrazione che lo simula come si era visto su iPhone 8 e 8 Plus.

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Ad iPad Air non manca la potenza: a bordo troviamo il chip A12, lo stesso di iPhone XS ed XS Max, ma comunque leggermente meno performante rispetto ad iPad Pro che vanta l’A12X. Al contrario è un bel passo avanti rispetto ad iPad 2018 che monta un A10. Tutto gira alla perfezione, non c’è mai stato un minimo rallentamento né nel multitasking né nei giochi.

Niente di nuovo invece per l’autonomia: iPad Air si allinea alle classiche prestazioni di tutti gli iPad, con circa 10 ore di utilizzo totali. Si fa tranquillamente la giornata di produttività, mentre con utilizzo blando da divano si arriva anche ai 3 giorni. Ottima la gestione energetica in standby, consuma praticamente zero quando inutilizzato.

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La fotocamera di iPad Air non è nulla di che, ma è una rinuncia che accetto: stiamo sempre parlando di un tablet, non è pensato per le foto se non per qualche scatto al volo o scansione di documenti. La fotocamera è da 8 megapixel e registra il Full HD, non c’è il flash ma è sufficiente per la maggior parte degli utilizzi. Al buio soffre ma l’ho usata davvero raramente, quindi il problema per me non si pone. Mi sembra la stessa fotocamera di iPad 2018, un passo indietro (forse anche 2) rispetto ad iPad Pro che ha una fotocamera degna degli ultimi smartphone Apple, ma è probabilmente il primo aspetto che avrei sacrificato per contenere la spesa.

Eccoci alle conclusioni: solo utilizzandolo ho capito la scelta di Apple con questo iPad Air, che si pone a metà della sua line-up dei tablet. In ogni ambito è una via di mezzo, più “premium” del modello base ma meno completo del modello Pro.

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Lo consiglio a chi vuole un tablet per la produttività saltuaria o per l’università, che ha bisogno di un tablet performante e da usare in maniera intensa, che vuole prestazioni da vero top ma senza chiedergli quelle feature pensate per i professionisti come per esempio la USB-C.

Penso comunque che l’iPad base sia il vero best-buy, in grado di soddisfare la maggior parte dell’utenza senza spendere più del necessario. Ma questo iPad Air può essere quell’upgrade perfetto per chi cerca qualcosa in più da un tablet.

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Come ogni iPad poi va benone, sempre veloce e reattivo, perfetto compagno per il consumo multimediale ed in questo caso anche per qualche appunto al volo grazie al supporto alla tastiera tramite pin magnetico. Insomma è un tablet perfetto per chi cercava un modello intermedio tra i due precedenti iPad, ecco ora Apple ha un tablet anche per voi e si chiama iPad Air.

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