Chiamare un numero di emergenza ed essere precisi su dove la stessa si trova, spiegando per filo e per segno agli operatori il punto esatto, non è proprio facilissimo. Ecco perché la costellazione di satelliti europei Galileo, arrivato ormai a contare 24 unità, verrà usata per la localizzazione delle chiamate al 112.

La costellazione di satelliti Galileo verrà usata per la localizzazione delle chiamate al 112 1

Si tratta di un nuovo regolamento che prevede che tutti gli smartphone venduti nell’UE dovranno inviare ai servizi di emergenza la posizione precisa di chi chiama il 112. L’obbligatorietà entrerà in vigore ufficialmente fra 36 mesi ma che speriamo che il regolamento venga osservato quanto prima.

Un primo passo verso un sistema di emergenza più efficiente è stato fatto il 31 marzo 2018 quando è stato introdotto per tutti i nuovi modelli di autoveicoli (autovetture private e furgoni) un sistema simile all’E112 chiamato sistema eCall, che in caso di incidente grave chiama automaticamente il 112 comunicando ai servizi d’emergenza la localizzazione del veicolo.

Elżbieta Bieńkowska, Commissaria responsabile per il Mercato interno, l’industria, l’imprenditoria e le PMI, ha dichiarato: “Grazie ai nostri programmi spaziali, siamo in grado di fornire informazioni più precise alle squadre di soccorso e quindi di aiutare chi ne ha bisogno con maggiore rapidità ed efficacia. Il programma europeo di navigazione satellitare Galileo consentirà ai servizi di emergenza di individuare una data posizione con grande precisione, con uno scarto di appena qualche metro. Questa nuova funzionalità ha il potenziale di contribuire a salvare molte vite.”

Al momento i sistemi di emergenza sfruttano l’aggancio della cella dei vari ripetitori della rete cellulare, la cui precisione media va dai 2 ai 10 km. Con l’utilizzo di Galileo, il margine di errore scenderà a soli pochi metri.