A investire sullo sviluppo della banda ultralarga in Italia non sono solo Infratel e Open Fiber. La Commissione Europea infatti ha appena stanziato 573 milioni di euro in Italia per lo sviluppo della banda ultralarga. In particolare, per lo sviluppo e la cablatura in fibra ottica nei comuni in cui non è ancora presente (7000 comuni, 12,5 milioni di abitanti e quasi un milione di aziende).

Il piano di finanziamento della Commissione Europa prevede il completamento di tutti i lavori entro la fine del 2020, per cui in linea con i primo due bandi Infratel vinti da Open Fiber.

Corina Cretu, Commissario Europeo per la Politica Regionale, ha indicato che il finanziamento serve per un progetto in grado di coprire il 20% della popolazione italiana, garantendo che la banda ultralarga fornisca opportunità di business inedite e migliori servizi pubblici a vantaggio della qualità della vita dei cittadini italiani.

In termini prestazioni, lo scopo è quello di offrire una connessione a una velocità di almeno 100 Megabit al secondo per l’85% delle abitazioni italiane e dei locali pubblici, come scuole e ospedali, entro il 2020.

Si tratta dell’ultima tornata di finanziamenti del progetto 2014 – 2020, con l’Unione Europea che ha investito fino ad ora una quota totale di 44,7 miliardi di euro dal 2014 al 2020 in opere infrastrutturali. Di questi, 1,9 miliardi sono dedicati proprio alla fibra ottica e ai servizi digitali.

Si tratta quindi di un investimento molto importante che ha lo scopo di eliminare il digital divide che affligge la penisola italiana nei confronti di alcuni altri Stati membri.