A distanza di 50 anni dal primo allunnaggio di Neil Amstrong, la NASA tornerà sulla Luna. Questo è ciò che l’amministrazione di Trump e le alte sfere della NASA vogliono per il 2019. Ma la NASA non ha le risorse necessarie affinché ciò accada ed ecco perché ha bisogno di aziende private che la aiutino nello scopo.

Lavorare con aziende statunitensi è il prossimo passo verso lo studio scientifico a lungo termine e l’esplorazione umana della luna e di Marte“, ha riferito l’agenzia. Ecco quindi le aziende private che collaboreranno con la NASA per riportare l’uomo sulla Luna.

La prossima volta che la NASA si dirigerà verso la luna, le sue attrezzature e gli esperimenti saranno trasportati da un veicolo spaziale fornito da una delle nove aziende commerciali che ora fanno parte del suo nuovo programma Commercial Lunar Payload Services (CLPS).

Lockheed Martin, un nome riconoscibile in questo spazio, è tra quelli idonei per le missioni, ma le altre società non sono così conosciute. Esse comprendono la Astrobotic Technology, Deep Space Systems, Draper, Firefly Aerospace, Intuitive Machines, Masten Space Systems, Moon Express e Orbit Beyond.

Tutte queste aziende concorreranno per aiutare la NASA a far tornare l’uomo sulla Luna. Al momento però sono altre due le aziende essenziali per far volare gli uomini verso lo spazio: SpaceX e Boing.

L’amministratore della NASA Jim Bridenstine ha affermato che l’obiettivo è di avere più fornitori in grado di competere su costi e innovazione. “Stiamo facendo qualcosa che non è mai stato fatto prima“, ha detto durante l’annuncio. La NASA prenderà in considerazione fattori come fattibilità tecnica, prezzo e programma quando valuterà le offerte, e i contratti delle CLPS avranno un valore massimo combinato di 2,6 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni.