Dopo diversi mesi di indagini e verifiche, l’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) ha inflitto a DAZN (in realtà alle aziende Perform Investment Limited e Perform Media Services che lo gestiscono) una multa di 500.000 euro per pubblicità ingannevole nei confronti degli italiani.

Da quello che apprendiamo dal provvedimento, le due società hanno sfruttando messaggi pubblicitari che enfatizzavano la fruizione del servizio DAZN con la dinamica “quando vuoi, dove vuoi”, senza esporre le limitazioni tecniche.

Ciò riguarda, nello specifico, le promozioni dell’offerta per le partite di Serie A e Serie B della stagione 2018/2019 che, soprattutto all’inizio della stagione, hanno sofferto enormemente di problemi di fruizione.

Alle due società che gestiscono il servizio è stato imputata anche la pubblicizzazione di una modalità ingannevole di adesione al servizio sul sito web di DAZN.

Le parole usate dall’AGCM indicano che “al consumatore veniva prospettata la possibilità, registrandosi al sito, di fruire di un mese di prova gratuito, con la precisazione che la registrazione non avrebbe implicato la sottoscrizione di un contratto di abbonamento. In realtà, la creazione dell’account determinava, di fatto, la conclusione del contratto di servizio DAZN, che, in assenza di disdetta, avrebbe comportato dopo il primo mese l’inizio dell’addebito sistematico dei costi mensili”.

Insomma, DAZN ha imparato a sue spese che in Italia la pubblicità è molto regolamentata e che bisogna essere assolutamente trasparenti, soprattutto per servizi che si rivolgono a tutta la popolazione.