Vita sempre più dura per i furbetti che pensano di poter utilizzare giochi piratati sulla più recente console Nintendo, sfruttando un exploit del SoC NVIDIA Tegra X1 che a quanto pare non può essere corretto con un aggiornamento software.

Questo significa che al momento su Nintendo Switch è possibile eseguire codice non autorizzato, che consente di aggirare il software di base e permette il caricamento di copie non originali dei giochi. Questo al momento è valido solo per i giochi offline, in quanto Nintendo è in gradi di verificare l’ID del dispositivo connesso e verificare se coincide con la certificazione della gamecard originale.

In caso di mancata corrispondenza scatta il ban dai servizi online, che può portare alla definitiva esclusione da Nintendo Network, con conseguente impossibilità di giocare online e sfruttare tutti i servizi della casa giapponese. Il post sul sito ufficiale di Nintendo è una chiara condanna a questa pratica purtroppo sempre più diffusa, alla quale solo i servizi online sembrano poter porre un freno:

Nintendo si oppone a coloro che vogliono svilire il lavoro creativo degli autori di videogiochi, degli artisti, animatori, musicisti, responsabili del motion capture e tutti coloro che contribuiscono alla creazione di un videogioco. La pirateria continua a rappresentare una minaccia significativa per le attività di Nintendo, nonché per lei oltre 1.400 società che lavorano per fornire giochi per i sistemi Nintendo.

Gli sviluppatori e i produttori dipendono dalle vendite legittime dei loro giochi per sopravvivere. La pirateria disincentiva l’innovazione e lo sviluppo di nuovi giochi e può portare a una riduzione del numero di posti di lavoro disponibili nel settore, il che alla fine ha un impatto sul consumatore.

Per una soluzione definitiva del problema è dunque necessaria una collaborazione tra Nintendo e NVIDIA, mentre il momento il colosso giapponese proseguirà con la politica dei ban online.