Le vendite della PlayStation Classic non stanno andando per niente bene (motivo per cui il prezzo è stato abbassato), con Sony che probabilmente ha sbagliato l’approccio nel rendere disponibili solo una serie limitata di giochi. Fortunatamente per chi l’ha acquistata, il progetto BleemSync 1.0 trasforma la PlayStation Classic in un multi emulatore.

Considerando che la PlayStation Classic non è altro che un computer single board (in stile Raspberry Pi) a cui è stato fornito un software di emulazione che consente di “tradurre” le istruzioni della CPU originale della PlayStation per l’architettura ARM a 64 bit e che tra l’altro, tale software di emulazione è open source, è stato possibile hackerarlo e installare una versione modificata in grado di far funzionare RetroArch, un potente contenitore di emulatori per NES, SNES, PSP, Nintendo 64 e molte altre console.

BleemSync 1.0 trasforma la PlayStation Classic in un multi emulatore installando RetroArch 1

In poche parole, si installa BleemSync 1.0 copiando un paio di file su un’unità flash USB, collegandola a una PlayStation Classic spenta e accendendola. Consultando il sito Web di BleemSync è possibile avere istruzioni più dettagliate ma, una volta terminato, è possibile accedere al piccolo sistema di gioco da un browser Web e caricare le ROM di PS1 o di qualunque altra console supportata da RetroArch.

Ricordiamo che all’interno della confezione di vendita troveranno spazio, oltre alla console stessa, due controller (cavo lungo 1,5 m) modellati in maniera tale da somigliare fortemente a quelli classici ma dotati di connettore USB, un cavo USB per l’alimentazione della console (alimentatore da da 5 V e 1,0 A non è incluso) e un cavo HDMI per il suo collegamento a una TV o a un monitor (lungo 2 m).