Gli sviluppatori di Google hanno avviato il rilascio, per coloro che sono nel ramo Beta, del nuovo Google Chrome 69. Si tratta di un’importante rilascio in quanto introduce diverse funzionalità molto interessanti, come il tanto atteso PiP (Picture-in-Picture).

Le novità di Google Chrome 69 in ambito sicurezza

Dopo aver contrassegnato tutti i siti HTTP con un badge “Non protetto” nella versione 68, Google passa alla fase successiva nel rendere il protocollo HTTPS un luogo comune. Google Chrome 69 inizierà a eliminare gradualmente il badge “Protetto” sui siti HTTPS per stabilire che lo “stato predefinito non contrassegnato è sicuro”.

L’icona del lucchetto grigio rimarrà nell’Omnibar, ma l’obiettivo di Google è quello di informare gli utenti solo dei siti non sicuri .

Per rafforzare ulteriormente la sicurezza degli utenti, oltre alla Universal 2nd Factor (U2F), l’API di autenticazione Web ora supporta i dispositivi FIDO CTAP2, che forniscono funzionalità di sicurezza avanzate come l’autenticazione biometrica e le chiavi residenti (chiavi memorizzate sul dispositivo).

Le novità in ambito multimediale

Passando all’aspetto multimediale, AV1 Video Decoder è un codec di nuova generazione che migliora l’efficienza di compressione del 30% rispetto a VP9. Google Chrome 69 aggiunge solo un decoder AV1 a Chrome OS, macOS, Windows e Linux, con funzionalità di codifica non ancora incluse.

Google ha annunciato all’avento I/O 2018 che Chrome OS avrebbe acquisito il Picture-in-Picture con Android P, mentre l’API PiP è ora abilitata per impostazione predefinita sulle piattaforme desktop in Chrome 69. Nel caso non voleste installare la nuova Beta, può essere abilitata manualmente con i seguenti flag in Chrome 68 e funziona già con i file multimediali.

chrome://flags/#enable-surfaces-for-videos

chrome://flags/#enable-picture-in-picture

Google Chrome 69 PiP

Infine, su Windows i crash del browser saranno ridotti con la versione 69 che blocca le app di terze parti dall’iniezione nei processi. Se ciò impedisce l’avvio di Chrome, il browser si riavvierà e consentirà l’iniezione ma visualizzerà un avviso che consigli gli utenti a rimuoverlo.