La promessa di batterie al litio sicure, in grado di avere una densità energetica superiore a quelle attuali e dei tempi di ricarica che si contano in minuti e non in ore coincide con la tecnologia delle batterie a stato solido. Tuttavia, prima di tale step, l’azienda americana SolidEnergy Systems ha annunciato di poter commercializzare le prime batterie a stato semi-solido già entro la fine dell’anno.

L’obiettivo iniziale è quello di creare lotti di batterie a stato semi-solido al litio utilizzabili da droni aerei per massimizzare l’autonomia in volto. Tuttavia, l’obiettivo a medio termine è fornire questa tecnologia all’industria delle auto elettriche.

Dal punto di vista tecnico, le nuove batterie a stato semi-solido al litio non utilizzano un elettrolita liquido, il che vuol dire minimizzare il rischio di incendi. Per il resto, le nuove batterie semi-solide dovrebbero riuscire a contenere due volte l’energia di una batteria al litio attuale, a parità di peso: si parla di una capacità di 500 Wh per chilo, contro i 250 Wh per chilo tipici delle batterie al litio.

Il funzionamento è molto simile alle batterie attuali solo che, al posto di un elettrolita liquido, è previsto il rivestimento dell’anodo in litio con un sottilissimo strato di un polimero ceramico che impedisce la crescita dei dendriti, mentre una pasta di sali di litio riveste il catodo.

Non è però tutto rosa e fiori con le soluzioni di SolidEnergy Systems. L’azienda infatti ha dichiarato una vita media di 200 cicli contro i 1000 cicli che riescono a raggiungere le batterie odierne. Inoltre, il prezzo al chilogrammo di 500 dollari non le rendono affatto economiche (le attuali batterie al litio costano circa 200 dollari al KG).

Insomma, per la vera rivoluzione bisognerà attendere le batterie a stato solido che però potrebbero non arrivare se non fra 2 – 3 anni.