Nel contesto di un panorama tecnologico sempre più orientato all’automazione intelligente e ai flussi di lavoro fluidi, arriva un’importante novità che unisce due dei nomi più rilevanti nel settore degli strumenti creativi e dell’intelligenza artificiale conversazionale. Stiamo parlando dell’integrazione ufficiale tra Claude, il chatbot IA sviluppato da Anthropic, e Canva, la celebre piattaforma di design che negli ultimi anni ha rivoluzionato il modo di creare presentazioni, contenuti social e progetti grafici personali.

Con questa nuova connessione, già attiva e disponibile per l’utilizzo, gli utenti potranno creare, modificare, ridimensionare e riassumere i contenuti Canva semplicemente attraverso prompt testuali inviati nelle chat di Claude, senza dover passare manualmente da un’applicazione all’altra.

Cosa si può fare con l’integrazione tra Claude e Canva

La nuova funzionalità punta a ridurre drasticamente il tempo necessario per trasformare un’idea in un progetto finito, in concreto gli utenti in possesso di un account Canva a pagamento (a partire da 15 dollari al mese) e di un abbonamento a Claude (17 dollari al mese) potranno:

  • creare nuovi progetti, ad esempio presentazioni o post social, fornendo istruzioni il linguaggio naturale (Crea una presentazione aziendale con 5 diapositive e immagini di sfondo professionali)
  • ridimensionare automaticamente le immagini per adattarle ai diversi formati dei social o ai template predefiniti
  • compilare modelli e template utilizzando dati testuali generati in chat
  • cercare e filtrare contenuti all’interno dei propri Documenti, Presentazioni e materiali di branding archiviati su Canva
  • riassumere e sintetizzare file e progetti esistenti per ottenere versioni compatte o descrizioni più accessibili

Si tratta, come evidente, di un’ulteriore estensione delle capacità di Claude, che già da tempo supporta integrazioni con altre piattaforme popolari come Figma, Notion, Stripe e Prisma.

Dietro le quinte di questa connessione si trova il Model Context Protocol (MCP), una sorta di porta USB-C delle app di intelligenza artificiale, così come lo definiscono le aziende coinvolte; MCP è uno standard open source lanciato da Canva solo un mese fa, progettato per garantire ai modelli IA un accesso sicuro e controllato ai dati degli utenti ospitati su piattaforme di terze parti.

A differenza delle vecchie API, MCP consente di stabilire connessioni bidirezionali in modo più semplice, unificando la gestione dei permessi e la sincronizzazione dei contenuti in tempo reale; Anthropic, Microsoft, Figma e Canva stessa hanno aderito a questo protocollo con l’obbiettivo di creare un ecosistema di agenti IA sempre più interoperabili.

Secondo Anwar Haneef, responsabile dell’ecosistema Canva, si tratta di un cambio di paradigma che mira a combinare creatività e produttività in un unico ambiente integrato, non è più necessario esportare, importare o caricare manualmente le idee, ora gli utenti possono generare, riassumere, rivedere e pubblicare i progetti Canva, il tutto all’interno di una chat di Claude.

Questo approccio si inserisce in un trend più ampio, che vede i principali fornitori di piattaforme creative adottare strumenti IA capaci di semplificare operazioni complesse e accelerare i tempi di consegna dei contenuti.

Come anticipato in apertura, l’integrazione tra i due strumenti è già attiva e può essere configurata tramite la nuova directory di integrazioni di Claude, disponibile sia via web che su desktop; ricordiamo che per usufruire di tutte le funzionalità è necessario essere abbonati a entrambi i servizi.

Gli utenti interessati possono dunque iniziare fin da subito a sperimentare questa nuova sinergia tra chatbot e creatività, con la prospettiva di una produttività sempre più intuitiva e personalizzabile; non è escluso che nei prossimi mesi arrivino ulteriori miglioramenti, come opzioni più avanzate per l’editing collaborativo o nuove partnership con altre piattaforme di design.