Un esperimento interessante quello che sta per essere realizzato in Papua Nuova Guinea. Il governo del Paese vorrebbe chiudere per un mese Facebook con l’obiettivo di analizzare il comportamento degli utenti lontani dal social di Mark Zuckerberg  e soprattutto capire il fenomeno delle fake news, in ascesa in questi ultimi mesi.

Sam Bas, il ministro della comunicazione della Nuova Guinea, ha così commentato, al Post Courier newspaper, l’iniziativa: “Questo mese ci permetterà di identificare gli utenti che si nascondo dietro ai tanti profili fake, quelli che caricano foto e video a contenuto pedopornografico. Questo sarà utile anche per tutte le persone che finalmente riusciranno a  capire come utilizzare, responsabilmente, il social network“.

Qualche settimana prima il ministro Bas, dopo il caso Cambridge Analytica, aveva detto: “Il nostro governo, in questi anni, non ha avuto la possibilità e soprattuto il tempo di riflettere su vantaggi e svantaggi di Facebook. Adesso è arrivato il momento“.

Invece, Aim Sinpeng, esperta di politica e media digitale dell’Università di Sydney ha manifestato dubbi sull’iniziativa del governo guineano: “Un mese è un tempo troppo limitato per capire, e risolvere, le problematiche legate a Facebook. Le news, gli utenti fake, sono un problema grave da risolvere. Ma oscurare il social per monitorare tali fenomeni mi sembra alquanto sbagliato“.