Mettere a confronto due smartwatch come Apple Watch Ultra 2 e Huawei Watch Fit 4 Pro potrebbe sembrare una forzatura, vista la notevole differenza di prezzo e di target. Eppure, se andiamo oltre i numeri e ci concentriamo sulla loro natura, il terreno comune emerge chiaramente: entrambi sono pensati come compagni intelligenti per chi pratica sport, non solo a livello amatoriale, ma anche con un certo spirito competitivo.
In più, condividono una caratteristica estetica tutt’altro che scontata: la forma rettangolare del quadrante, scelta che, al di là dei gusti personali, si rivela estremamente funzionale per la consultazione dei dati durante l’attività fisica. Ovviamente tra i due ci sono anche differenze profonde, sia nella costruzione che nell’esperienza software. Ma il punto è proprio questo: vale la pena spendere il triplo per il top di gamma di Cupertino? E se si, quando? Lo scopriamo in questo approfondimento.

Partiamo dal perché comprarli
Partiamo dalle basi: quali sono i motivi concreti che possono spingere a scegliere un Apple Watch Ultra 2 oppure un Huawei Watch Fit 4 Pro? Perché, al netto di chi si orienta sull’Apple Watch Ultra 2 per ragioni di status symbol o semplicemente per avere al polso il top di gamma più esclusivo della mela morsicata, i due orologi condividono in realtà più motivazioni di quanto si possa immaginare.
Entrambi nascono con l’idea di offrire uno smartwatch completo da indossare nella vita quotidiana, capace però di trasformarsi in un vero alleato durante l’attività sportiva. Che si tratti di corsa, ciclismo, nuoto o perfino trekking e alpinismo, entrambi puntano a fornire dati affidabili, analisi dettagliate e, in alcuni casi, anche suggerimenti per prepararsi al meglio a una competizione.
L’Apple Watch Ultra 2 è considerato da molti il punto di riferimento tra gli sportwatch con anima smart, una categoria leggermente diversa rispetto agli sportwatch “puri” come quelli di Garmin, Suunto o Polar. Questi ultimi offrono sicuramente un ventaglio di funzionalità sportive più estreme, ma spesso risultano meno piacevoli e pratici da utilizzare nel quotidiano, sia per design che per esperienza software.
Dal canto suo, Huawei con il Watch Fit 4 Pro ha preso ispirazione proprio dall’Apple Watch Ultra 2, mantenendo però quei tratti distintivi che hanno contribuito al successo del brand: in primis, un rapporto qualità-prezzo nettamente più competitivo. Il listino ufficiale parte infatti da 279 euro, una cifra decisamente più accessibile rispetto ai 909 euro richiesti per l’Apple Watch Ultra 2.
Inoltre, il discorso sulla versatilità è fondamentale: se l’Apple Watch Ultra 2 ha senso solo in abbinamento a un iPhone, il Huawei Watch Fit 4 Pro è compatibile con smartphone Android, iOS e, ovviamente, anche con i dispositivi Huawei con HarmonyOS. Un dettaglio non da poco che amplia notevolmente la platea potenziale di utenti.
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Design e qualità costruttiva
Si assomigliano? La risposta è sì, ma solo fino a un certo punto. Avendoli entrambi sulla scrivania e al polso, è evidente che il Huawei Watch Fit 4 Pro si ispiri all’Apple Watch Ultra 2, ma allo stesso tempo mantiene delle peculiarità ben precise che lo distinguono dal modello della mela.
Tenendoli in mano si percepisce subito una differenza concreta, legata soprattutto ai materiali e al peso. L’Apple Watch Ultra 2, completamente realizzato in titanio, trasmette un’immediata sensazione di solidità e qualità premium. Sul retro troviamo la ceramica, che contribuisce ulteriormente a questa percezione. Il Huawei Watch Fit 4 Pro, invece, adotta una combinazione di alluminio di grado aerospaziale con lunetta in titanio, mentre la parte posteriore è in policarbonato, un materiale meno pregiato ma comunque funzionale per contenere il peso.
Anche sul fronte dei comandi fisici ci sono differenze: entrambi offrono la classica corona digitale e il tasto multifunzione sulla destra, ma l’Apple Watch Ultra 2 integra anche un ulteriore tasto personalizzabile sul lato sinistro, utile per funzioni rapide durante l’attività sportiva. Va poi considerata anche la resistenza all’acqua: l’Apple Watch Ultra 2 è certificato fino a 10 ATM, mentre il Huawei Watch Fit 4 Pro si ferma a 5 ATM, più che sufficienti per nuoto e doccia, sufficiente per attività subacquee non oltre i 40 metri di profondità.








Sul fronte del display parliamo di due pannelli OLED (LTPO solo per Apple Watch) perfettamente visibili anche sotto il sole, che condividono il medesimo livello luminosità massima, cioè 3000 nits, un vero record per il segmento, come entrambi sono protetti da un vetro in cristallo di zaffiro, resistente sia ai colpi che ai graffi.
Ma la differenza più evidente non riguarda tanto la qualità costruttiva quanto la portabilità. In questo senso il divario è notevole: l’Apple Watch Ultra 2 pesa 61 grammi e ha uno spessore di 14,4 mm, mentre il Huawei Watch Fit 4 Pro si ferma a soli 30 grammi con uno spessore di appena 9,3 mm.
Tradotto nella vita reale, correre o praticare sport con l’Apple Watch Ultra 2 richiede un minimo di abitudine: si sente al polso, è ingombrante e non passa inosservato, mentre il Watch Fit 4 Pro, sparisce letteralmente. Dopo pochi minuti ci si dimentica di averlo addosso, un aspetto che fa la differenza durante gli allenamenti più intensi.
E lo stesso discorso vale per la notte: chi è abituato a monitorare il sonno e il recupero sa quanto sia importante indossare lo smartwatch anche durante le ore notturne. Troviamo molto scomodo dormire con l’Apple Watch Ultra 2 per via delle dimensioni generose, mentre il Huawei Watch Fit 4 Pro non crea alcun fastidio, risultando praticamente impercettibile al polso.

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Monitoraggio della salute e sport
Entrambi i dispositivi sono pensati con il monitoraggio della salute come funzione prioritaria, dispongono quindi di un set di sensori adatti allo scopo e possono analizzare dettagliatamente il nostro stile di vita, le buone e le cattivi abitudini. Inoltre possiamo sfruttarli bene per le attività all’aperto dove ognuno può contare su una localizzazione precisa L1 + L5 e sensori avanzati per il cardio e non solo. Nell’ambito prettamente sportivo si difendono bene, seppur con approcci diversi.
L’orologio di Apple è molto integrato con iOS e da un certo punto di vista la “semplicità” dell’OS di Cupertino mal si sposa con le funzionalità avanzate di un orologio sportivo e le esigenze avanzate di chi lo indossa. Alcune voci, alcune statistiche sono un po’ nascoste o organizzate con una prospettiva che guarda al benessere più che alla performance. Per questo, utilizzando Apple Watch Ultra 2 per lo sport con un minimo di velleità, ci si scontra quasi subito con una serie di limiti aggirabili solo affidandosi ad app di terze parti, il più delle volte a pagamento.
Da un lato quindi Apple Watch si conferma molto versatile ed espandibile con le app, dall’altro spesso è macchinoso e poco adatto agli sportivi nella sua configurazione di base e qui si scontra invece con l’app Huawei Health che è invece più facile da consultare, ricca di dati e più sfruttabile anche da chi vuole allenarsi con continuità e ambizioni, senza bisogno di scaricare altre app. In particolare abbiamo molto apprezzato la possibilità di programmare allenamenti mirati per la corsa e gli sport aerobici direttamente dal telefono, regolando anche le zone cardio in modo manuale o automatico per i diversi sport (in piedi, seduti), oppure tramite test della soglia del lattato. Strumenti avanzati ma ben conosciuti da chi pratica sportiva, specialmente corsa e bici.
Molto bene su Huawei Fit4 Pro anche la disponibilità di mappe cartografiche offline per le attività outdoor o specifiche per il golf, non è necessario pagare per abbonamenti o applicazioni aggiuntive, cosa che è invece obbligatoria su Apple Watch Ultra 2 per ottenere le stesse funzionalità.
Venendo invece alla salute è qui che Apple Watch Ultra 2 si riscatta, con l’app Salute che include tanti parametri ben organizzati e proposti in modo proattivo per aiutare l’utente nelle piccole scelte quotidiane. Per il Fit4 Pro Huawei si è certamente ispirata a questa qualità e quantità, riuscendo a proporre gli stessi parametri con addirittura qualcosa in più sul sonno. Tutti e due, infine, consentono di creare in tempo reale un ECG, evidenziando eventuali anomalie nel ritmo cardiaco.

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Funzioni smart
Huawei Watch Fit 4 Pro è un dispositivo molto versatile, compatibile sia con gli smartphone Android che con gli iPhone, anche se con questi ultimi le funzionalità sono più limitate nella gestione delle notifiche, mentre con Android è anche possibile rispondere ai messaggi con dettatura vocale o attraverso una piccola tastiera. La compatibilità è certamente un bel punto di forza per lo smartwatch di Huawei, che ben si adatta a diversi stili di utilizzo, senza grosse rinunce e una buona completezza dettata dalle diverse app integrate in HarmonyOS. L’unica lacuna, per lo meno in Italia, è la limitazione nei pagamenti tramite NFC, non ancora abilitata per il nostro paese, e non possiamo che augurarci che Huawei trovi rapidamente una soluzione, anche perché a livello hardware c’è tutto il necessario perché il Fit 4 Pro possa funzionare in tale contesto.




















Dall’altra parte Apple Watch Ultra 2 risponde con il suo cavallo di battaglia, proprio le funzioni smart e l’integrazione completa ed estensiva con gli iPhone. Apple gioca in casa con Watch OS e iOS che si parlano permettendo all’utente di fruire di un numero impressionante di funzioni smart, notifiche sincronizzate, Full Immersion, applicazioni proprietarie, pagamenti e a questo si aggiunge l‘App Store da cui l’utente può espandere virtualmente all’infinito le funzionalità, scaricando le app che servono per necessità specifiche. Nel mondo dei wearable l’Apple Watch è un riferimento proprio per questo, ma il prezzo da pagare è la compatibilità: solo gli iPhone sono supportati, non si può uscire dall’ecosistema Apple e questo è davvero un limite enorme che inevitabilmente limita la diffusione degli orologi americani.






















Su entrambi i prodotti si può salvare musica da ascoltare con un paio di cuffiette BT collegate all’orologio, però mentre su Apple Watch è possibile ricorrere anche alle app di streaming se si installa una eSIM con connettività dati (Spotify, Apple Music ecc..), sul Watch Fit4 Pro ci si deve affidare all’applicazione musica integrata, su cui è possibile trasferire i brani precedentemente scaricati sul telefono.
Un ultima differenza importante tra i due prodotti risiede proprio nel supporto alla connettività dati, solo Apple Watch Ultra 2, infatti, supporta le eSIM, mentre per Huawei Watch Fit 4 Pro è essenziale rimanere connessi allo smartphone per le funzioni che necessitano della rete. Per lo stesso motivo con Apple Watch Ultra 2 si può effettuare una chiamata telefonica senza essere connessi al telefono, mentre il Fit 4 Pro può gestire le chiamate in vivavoce ma bisognerà essere collegati via BT allo smartphone.

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Autonomia
Su questo punto non c’è storia e non è cosa da poco. Huawei ha progettato il suo Watch Fit 4 Pro con l’obiettivo di ottenere un buon bilanciamento tra hardware, funzionalità smart, controllo della salute e dispendio energetico, il risultato è un’autonomia di circa 5-7 giorni con tutto il possibile attivo, compreso l’AOD e circa una decina di giorni ottimizzando le funzionalità, per esempio senza AOD sempre attivo o monitoraggio più rado dei parametri vitali. Ci ha particolarmente convinto anche il consumo durante il monitoraggio della pratica sportiva, circa un 6-7% di batteria ogni ora, a fronte di un 12-15% per il Watch Ultra 2.
Apple Watch Ultra 2 fatica ad andare oltre i due giorni di autonomia, costringendo effettivamente ad alcune rinunce e ad un lavoro extra all’utente. Su questo punto ognuno ha la sua soglia di tolleranza, chi vi scrive ad esempio non regge oltre una decina di giorni prima di dimenticarsi di ricaricare l’orologio per poi perdere l’abitudine e finire per non usarlo più. Ormai agli smartphone siamo abituati ma per gli orologi no, è una scocciatura bella e buona doverlo ricaricare di continuo.
Prezzo e conclusioni
Siamo alle battute finali del nostro confronto tra Huawei Watch Fit 4 Pro e Apple Watch Ultra 2, due orologi molto diversi nel prezzo di listino ma destinati ad un target quasi sovrapponibile. Se da un lato abbiamo avuto la conferma della qualità del top di gamma di Apple, che rimane un riferimento per tutti coloro che hanno in tasca un iPhone, dall’altro emerge chiaramente il fantastico rapporto qualità prezzo di Fit4 Pro, non solo più economico ma anche versatile e con un’autonomia nettamente superiore e una portabilità decisamente migliore.
C’è tutto nell’orologio di Huawei e specialmente se associato ad uno smartphone Android saprà accompagnarvi con affidabilità e concretezza nelle attività quotidiane, dalla salute allo sport.
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