Al Ministero dello Sviluppo Economico si è conclusa la quarta seduta relativa alle discussioni del così detto “Tavolo TV 4.0“, ovvero sull’evoluzione e sul futuro della TV in Italia. In particolare, l’obiettivo è semplificare la transizione digitale del settore radiotelevisivo, cercando di riallocare alcune frequenze per la rete 5G.

Di seguito vi mostriamo una sintesi delle principali modifiche normative discusse al Tavolo TV 4.0 e in via di presentazione:

  1. Rimodulazione riserva di 1/3 e tutela del pluralismo anche locale

Si supera la riserva di un 1/3 della capacità trasmissiva in favore delle TV locali prevedendo, al contempo, che una quota della capacità trasmissiva sia riservata alle locali.

Sempre sulle TV locali si prevede, nell’ambito del processo di transizione e venendo incontro alle esigenze manifestate dalle associazioni di categoria, che le sole emittenti locali nei canali 51-53 saranno oggetto di liberazione anticipata alla luce degli accordi internazionali assunti dal nostro Paese e saranno trasportate dalla concessionaria del servizio pubblico a prezzi orientati al costo. La liberazione anticipata riguarderà anche le emittenti nazionali che sono sui canali 50 e 52.

  1. Banda VHF per lo sviluppo della radio digitale

Le modifiche normative consentiranno lo sviluppo pieno ed effettivo della radio digitale attraverso la destinazione della banda III VHF prioritariamente per la radio digitale.

  1. Multiplex RAI per l’informazione regionale in UHF

È prevista la realizzazione per l’informazione regionale della RAI di un multiplex in banda UHF, a fronte della legge di bilancio 2018 che stabiliva per l’informazione regionale RAI la creazione di un multiplex in banda III VHF. La modifica è volta ad assicurare un uso più efficiente dello spettro, a minimizzare costi e disagi per gli utenti e ad assicurare una migliore ricevibilità del segnale RAI.

  1. Beauty contest oneroso senza rilanci competitivi per le frequenze aggiuntive

La proposta normativa prevede l’assegnazione di ulteriore eventuale capacità trasmissiva disponibile in ambito nazionale e delle frequenze terrestri tramite una procedura onerosa con aggiudicazione all’offerta economica più vantaggiosa, senza rilanci competitivi. I proventi della gara saranno destinati a progetti di innovazione digitale promossi dagli operatori.

  1. Più risorse per i cittadini per decoder e smart TV

La proposta normativa prevede, infine, la rimodulazione degli importi destinati all’acquisto di decoder e smart TV nel rispetto del principio di neutralità tecnologica. In particolare, vengono destinati 50 milioni di euro in più rispetto alla legge di bilancio dello scorso anno (per un totale di 150 milioni di euro) e le risorse vengono concentrate nel 2020, anno nel quale si prevede un picco della domanda.