Il famigerato connettore di alimentazione PCI-E 12V-2×16 torna sotto i riflettori dopo un recente caso segnalato da Igor’s Lab (via Tom’s Hardware), un episodio che ha attirato l’attenzione della community PC DIY riguardo a un’interazione tra un cliente e l’assistenza tecnica di Cooler Master, azienda specializzata soprattutto in componentistica e alimentatori.
L’episodio riguarda la compatibilità tra il connettore di alimentazione 12V-2×6 fornito con un alimentatore Cooler Master MWE Gold V2 da 1250 W e una scheda grafica ASUS GeForce RTX 5070 Ti, e ha messo in evidenza ancora una volta le criticità dello standard legate alle “tolleranze dimensionali” di questo tipo di connettori. Ma cerchiamo di capirci qualcosa in più.
Indice:
Connettore PCI-E 12V-2×6 incompatibile: lo strano suggerimento di Cooler Master
Secondo quanto riportato, l’utente in possesso dell’alimentatore Cooler Master MWE Gold V2 aveva riscontrato difficoltà nell’inserire il connettore 12V-2×6 angolato nel connettore di alimentazione della propria scheda grafica ASUS. Il particolare design del cavo non permetterebbe quindi un inserimento completo, verosimilmente a causa di una differenza di pochi millimetri rispetto alle misure previste dallo standard.
Contattato il servizio clienti, l’utente avrebbe ricevuto come suggerimento la rimozione di due clip laterali dal guscio esterno del connettore, in modo da separare l’alloggiamento angolato e ottenere un profilo più compatto. Tale intervento, però, avrebbe comportato una modifica fisica del componente, trasformando di fatto il connettore da angolato a dritto. L’utente alla fine ha scelto di non procedere e ha risolto la situazione acquistando un cavo di terze parti prodotto da CableMod, compatibile con la propria scheda video.
Andando nel dettaglio però, l’analisi tecnica condotta da Igor’s Lab ha mostrato che la rimozione del guscio esterno non avrebbe comunque risolto il problema di montaggio. I test hanno evidenziato che l’alloggiamento interno del connettore Cooler Master risulta più corto di circa 3,2 millimetri rispetto al riferimento stabilito dallo standard CEM 5.1, utilizzato per intenderci anche da NVIDIA per i suoi adattatori ufficiali.
Questa differenza strutturale impedisce in alcuni casi l’inserimento completo del connettore quando la presa di alimentazione della GPU è parzialmente incassata nel corpo del dissipatore (e ci sono diversi modelli). Lo stesso comportamento è stato osservato anche su altre schede grafiche, come la MSI GeForce RTX 5090 SUPRIM, suggerendo che la causa sia legata alla progettazione del cavo piuttosto che a un problema isolato.
Connettore PCI-E 12V-2×6: uno standard che non convince
Il connettore 12V-2×6, evoluzione del precedente 12VHPWR, è progettato per erogare fino a 600 watt di potenza, ma richiede un contatto stabile e un allineamento preciso per funzionare correttamente. Un’inserzione incompleta o inclinata può aumentare la resistenza elettrica, causando surriscaldamenti o cali di efficienza, motivo per cui le specifiche del consorzio PCI-SIG impongono tolleranze ridotte e una conformità rigorosa alle dimensioni definite dallo standard.
Cooler Master non ha rilasciato dichiarazioni pubbliche sull’episodio, e il suggerimento fornito al cliente non risulterebbe parte di una procedura ufficiale del servizio tecnico. L’azienda, come altri produttori, realizza varianti angolate del connettore 12V-2×6 per migliorare la gestione dei cavi all’interno dei case, ma piccole differenze nel design possono generare incompatibilità con alcune GPU di grandi dimensioni. Rimaniamo comunque a disposizione del produttore per un’eventuale dichiarazione o chiarimenti.
In chiusura, questo episodio ha evidenziato come la standardizzazione dei connettori ad alta potenza sia ancora un tema sensibile per il settore, soprattutto in presenza di componenti che operano a carichi elevati come le GPU NVIDIA di ultima generazione. La soluzione generalmente raccomandata dagli esperti è l’utilizzo di cavi o adattatori certificati e conformi alle specifiche CEM 5.1, evitando qualsiasi tipo di modifica fisica o adattamento manuale.
Il rispetto delle “dimensioni” e la corretta connessione dei cavi rimangono infatti requisiti essenziali per garantire stabilità e sicurezza nell’alimentazione delle GPU di nuova generazione; molti dei casi segnalati di “fusione” per cavi e schede video è stata ricondotta proprio a questa peculiarità tecnica.
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