La corsa allo spazio continua a regalarci emozioni e colpi di scena e, questa volta, è stata SpaceX a sorprendere gli appassionati; il decimo volo di Starship, attesissimo sia dagli addetti ai lavori che dagli spettatori che seguono ogni test come un evento storico, è stato rinviato a circa 17 minuti dal decollo. La causa? Un problema con i sistemi di terra, comunicato in diretta dall’azienda di Elon Musk.

Se da un lato la delusione per chi attendeva il lancio nella notte è stato inevitabile, dall’altro si tratta di una decisione comprensibile e necessaria, test di questo calibro richiedono la massima attenzione e ogni anomalia può fornire preziose indicazioni per i prossimi voli; per fortuna l’attesa non sarà lunga, il nuovo tentativo è stato già riprogrammato per la notte successiva, con finestra di lancio fissata al 26 agosto alle 02:30 ora italiana.

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Perché il decimo volo di test di Starship è così importante

Non parliamo di un lancio qualunque, Starship con il suo booster Super Heavy e lo stadio superiore Ship 37, rappresenta il cuore della strategia di SpaceX per il futuro dell’esplorazione spaziale; è il razzo su cui la NASA ha deciso di puntare per il programma Artemis che prevede il ritorno dell’uomo sulla Luna, e in prospettiva è anche il mezzo con cui Elon Musk immagina di raggiungere Marte.

Ogni test dunque non è fine a sé stesso, ma un tassello in un mosaico molto più grande, rendere Starship completamente riutilizzabile, abbattendo drasticamente i costi di lancio e aumentando la frequenza delle missioni spaziali.

Il decimo volo in particolare aveva (e avrà) obbiettivi molto ambiziosi:

  • il razzo Super Heavy non si limiterà a un ammaraggio, ma tenterà accensioni sperimentali per simulare un atterraggio controllato, una delle prove più interessanti prevede la disattivazione volontaria di un motore centrale e il subentro di uno dell’anello intermedio per verificare al ridondanza del sistema; successivamente il booster userà soltanto due motori per eseguire un breve volo stazionario sull’acqua (hovering) prima di lasciarsi cadere nel Golfo de Messico
  • la Ship 37 invece metterà alla prova soluzioni tecniche mai testate prima, un rientro con mattonelle termiche rimosse di proposito per verificare la resistenza della struttura, e l’utilizzo di nuovi materiali metallici con raffreddamento attivo che potrebbero rivoluzionare il settore; non mancheranno prove più classiche ma non meno cruciali, come il rilascio di otto simulatori di satelliti Starlink e la riaccensione di un motore Raptor nello spazio

Il rinvio a pochi minuti dal decollo ha colto molti di sorpresa, ma non è un evento raro nei test di questo genere, basti pensare al percorso di sviluppo del Falcon 9, che oggi è un vettore affidabile e regolarmente operativo, ma che nei suoi primi anni ha collezionato diversi stop, incidenti e ritardi. Ogni singolo imprevisto si traduce in nuovi dati per migliorare hardware e software, e per ridurre i rischi nelle missioni operative.

Lo stesso Elon Musk ha ripetuto più volte che la filosofia di SpaceX si basa sul fail fast learn fast, ovvero fallire in fretta per imparare ancora più velocemente; da questo punto di vista, anche un rinvio a pochi minuti dal lancio non è un ostacolo, ma un passo avanti.

Gli appassionati dovranno dunque attendere ancora qualche ora, come detto la nuova finestra di lancio si aprirà nella notte tra il 25 e il 26 agosto alle 02:30 ora italiana; come sempre il lancio verrà trasmesso in diretta sul profilo X ufficiale di SpaceX e sulla pagina dedicata del sito ufficiale.

Se tutto andrà secondo i piani, assisteremo a uno dei test più audaci e complessi mai realizzati da SpaceX, capace di fornire dati preziosissimi non solo per le missioni Artemis, ma anche per gli obbiettivi a lungo termine dell’azienda, ovvero colonizzare Marte e rendere i viaggi spaziali più accessibili.

Il rinvio del decimo volo dimostra ancora una volta quanto lo sviluppo di una tecnologia così complessa sia fatto di passi avanti, battute d’arresto e continue correzioni di rotta; ogni tentativo avvicina di più all’obbiettivo finale, trasformare Starship in un sistema riutilizzabile e affidabile, capace di rivoluzionare per sempre l’accesso allo spazio.

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