Ryanair è forse la compagnia low cost più popolare in Italia che, grazie a tagli nelle spese, a politiche sui bagali a mano sempre più ferree e a condizioni di lavoro non proprio ottimali per i propri dipendenti, riesce a mantenere i prezzi dei biglietti molto bassi. A tutto però c’è un limite.

Da qualche giorno i voli Ryanair hanno subito un cambio di politica relativamente ai bagagli a mano. Mentre in passato era possibile stiparli nelle cappelliere, da qualche giorno Ryanair permette l’ingresso di una sola borsa piccola da collocare nello spazio sotto ai sedili. Le cappelliere sono ora considerate un servizio extra.

Secondo l’Antitrust questa politica non può essere permessa, dal momento che cosi facendo si falsifica il prezzo del biglietto. A tal proposito, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha bloccato con effetto immediato le nuove policy sui bagagli a mano di Ryanair.

Secondo i dati, la mossa commerciale astuta avuta da Ryanair ha ridotto di oltre il 65% lo spazio disponibile per il trasporto del bagaglio a mano, il che significa o un maggior aumento delle entrate per via del pagamento di costi extra oppure un minor carico da trasportare che, in ambiente aeronautico, è fondamentale per ridurre il carburante da usare.

I legali di Ryanair hanno dichiarato al “Corriere della Sera” che correrà presto in tribunale contro l’Antitrust e la scelta di bloccare la nuova politica.

È bene sapere però che simulando un acquisto sul sito Ryanair nulla è cambiato, con il bagaglio a mano da mettere nella cappelliera considerato come un servizio extra e quindi a pagamento. Ciò chiaramente va ad ignorare la disposizione che è stata fornita da Antitrust.