L’Autorità di regolazione dei trasporti ha approvato in via definitiva un’importante nuova regolamentazione inerente il tariffario autostradale. Stando a quanto dichiarato, l’obbiettivo è quello di garantire prima di tutto una certa trasparenza ed equità dei pedaggi, inoltre potrebbero essere in arrivo dei benefit per gli automobilisti i quali potrebbero veder scendere addirittura il costo dei pedaggi.

Ovviamente, come potevamo aspettarci da una simile manovra, questa ha generato diverse critiche, prima tra tutte quella che arriva direttamente dall’Aiscat (associazione delle concessionarie) la quale ha affermato che questa decisione bloccherà tutti gli investimenti già programmati nel settore in questione. Dall’altra parte invece troviamo il Ministro dei trasporti: Danilo Toninelli, il quale invece si ritiene estremamente soddisfatto della manovra effettuata da parte dell’Autorità di regolazione dei trasporti e afferma: “siamo di fronte alla rivoluzione che avevamo promesso sin dal nostro insediamento nel Governo”.

Come funziona il nuovo sistema

La nuova regolamentazione si basa su di un metodo chiamato “price-cap”: ovvero la determinazione di un indicatore di produttività a cadenza quinquennale che punta a definire obiettivi di maggiore efficienza dei costi operativi, secondo parametri di “performance”, basati sul confronto competitivo con le migliori pratiche del settore. L’altra componente dei pedaggi invece, ovvero i costi per gli investimenti da realizzare, l’Autorità riconosce una remunerazione sul capitale investito pari al 7,09% mentre per le opere già in cantiere verrà applicato il tasso di rendimento previsto dal sistema tariffario finora in corso. Il nuovo sistema prevede inoltre verifiche annuali sull’effettiva realizzazione degli investimenti programmati, con la possibilità di diminuzioni del pedaggio in caso di mancato rispetto dei cronoprogrammi.

Aiscat da parte sua si ritiene estremamente amareggiata per la nuova regolamentazione e afferma che non ha in alcun modo (anche con dovute richieste) potuto confrontarsi con l’Autorità che ha effettuato la scelta, inoltre riporta il fatto che secondo l’Unione Europea il sistema attuale è ritenuto “equo e ragionevole” e soprattutto che le tariffe sono già “tra le più basse d’Europa a fronte dei maggiori investimenti per ammodernare la rete”.

Non rimane nient’altro da fare che attendere una decisione unanime (se sarà possibile) da parte del Governo per capire anche se questa nuova regolamentazione avrà “vita breve” o meno.