Mentre l’Unione Europea sta valutando se sia il caso di proibirne l’utilizzo nei luoghi pubblici, nel Regno Unito il riconoscimento facciale affianca gli organi di polizia per contrastare i crimini più seri.

La copertura non è ancora estesa a tutti i luoghi di interesse: al momento è operativa solo nei punti nevralgici di Londra. L’aspetto importante da notare è che la tecnologia per il riconoscimento facciale è solo di ausilio alle indagini: la parola finale spetta sempre agli ufficiali di polizia impegnati sui singoli casi.

Riconoscimento facciale: siamo tutti spiati a nostra insaputa?

Il sistema di sorveglianza che riconosce le facce dei sospettati è stato realizzato da NEC, e viene già utilizzato con successo in Gran Bretagna nel settore privato. Il funzionamento è abbastanza semplice: le telecamere, piazzate in punti strategici del territorio, sono alla continua ricerca di persone schedate. Le informazioni al riguardo vengono tratte da un database messo a punto dalle forze dell’ordine.

A Londra si combatte il crimine col riconoscimento facciale
Il sistema di riconoscimento facciale sviluppato da NEC è uno dei più avanzati al mondo, e viene utilizzato con successo sia in ambito privato che pubblico, in particolare nei paesi asiatici

È bene notare che questo database è già fornito attraverso un briefing giornaliero alle forze dell’ordine di Londra: le telecamere si limitano ad osservare i movimenti delle persone contenute nella lista, se vengono riconosciute attraverso il riconoscimento facciale. Le registrazioni dei movimenti senza risultati significativi vengono cancellate immediatamente, per rispetto della privacy. Questo significa che non verranno “spiati” i movimenti delle persone non presenti nella lista di interesse fornita dalla polizia, e che le registrazioni non saranno accessibili da funzionari di polizia, o terzi.

Non solo criminali, ma anche bambini scomparsi

Un altro utilizzo particolarmente importante per il sistema di sorveglianza è per i casi di bambini scomparsi. La polizia, una volta messa a conoscenza della scomparsa di un bambino, può inserire in modo rapido i dati e ricostruire i movimenti dello stesso. Mentre nel Regno Unito il sistema si espanderà per aiutare la polizia a contrastare i crimini più seri, in Europa si deciderà nelle prossime settimane se sospendere per 5 anni la messa in campo di sistemi del genere.

Voi cosa pensate? È giusto rinunciare a parte della nostra privacy a beneficio di un bene comune più grande? Fateci sapere la vostra opinione nel box dei commenti.