Nei laboratori della Technische Universität di Dresda e l’Universitat Autònoma de Barcelona alcuni ricercatori hanno testato con successo una nuova tecnica produttiva dei display OLED che dona una maggiore resistenza nel tempo, così come anche una migliore gestione termica.

I display OLED hanno molte peculiarità che li fanno preferire, per quanto riguarda la qualità delle immagini e la riproduzione cromatica, a quelli LCD. I vantaggi li troviamo anche nei picchi di luminosità e nel contrasto infinito, per non parlare dello spessore veramente ridotto dei pannelli. Tuttavia, la tecnologia OLED non soli pregi ma anche dei difetti, uno dei quali la longevità ridotta rispetto alla controparte.

I ricercatori hanno trovato il modo di “mettere un po’ in ordine” il processo produttivo dando una disposizione più regolare ai polimeri usati negli OLED. Infatti, normalmente i polimeri usati negli OLED non vengono depositati con un allineamento molecolare ideale ma, grazie alla tecnica inventata in questi laboratori europei, è stato possibile dare una configurazione più stabile, massimizzando sia la durata nel tempo e ottimizzando lo scambio di energia sotto forma di calore.

display OLED

Semplificando molto il processo, possiamo dire che è bastato alzare la temperatura durante la fase di deposito dei polimeri nel substrato per crearne versioni “ultrastabili”.

Nei test eseguiti in laboratorio è stato possibile allungare la vita di un display OLED del 15% in media. Tuttavia, una cosa è il laboratorio e una cosa è la vita reale, piena di variabili e di condizioni non controllate.

Resta poi l’incognita dell’inserimento di questa tecnologia all’interno delle linee di produzioni che dovrà essere fatta in maniera tale da non impattare più di tanto la produzione corrente (cosa importante soprattutto nei display OLED per smartphone, visti i numeri).