Micro Robot in stile Black Mirror? La DARPA ci sta già lavorando

Micro Robot DARPA

La miniaturizzazione delle componenti elettroniche non è mai stata così importante, non solo in ambito consumer con smartphone, tablet e laptop, ma anche nell’ambito della ricerca con i micro robot. Un esempio che vogliamo portare alla vostra attenzione è la nuova SHort-Range Independent Microrobotic Platforms (SHRIMP) della DARPA.

Si tratta di una piattaforma che permette a tanti micro robot dalle dimensioni simili a un insetto e in grado di volare di unire le forze e agire come uno sciame. Il loro obiettivo sarà quello di raccogliere quante più informazioni possibili, insieme agli altri membri dello sciame, in caso di disastri naturali o attacchi terroristici (non a caso è l’agenzia per lo sviluppo di tecnologie atte alla difesa nazionale degli USA a svilupparlo).

Consentire il volo di tali piccoli robot dipende da quanto successo abbia proprio il programma SHRIMP. Lavorare con una “piattaforma robotica sulla scala dei millimetri” presenta una serie di nuove sfide nelle aree di alimentazione, navigazione e controllo. Se tali ostacoli non possono essere risolti, non otterremo mai sciami di robot insetto intelligenti.

Come spiega la DARPA, la ricerca sui piccoli robot sta già beneficiando dello sviluppo di “sistemi microelettromeccanici (MEMS), produzione additiva, attuatori piezoelettrici e sensori a bassa potenza“, ma i robot miniaturizzati su scala millimetrica sono frenati dalla mancanza di sviluppo in altre aree.

Questo è ciò che SHRIMP intende risolvere concentrandosi specificamente sui materiali e sui meccanismi dell’attuatore (componenti per consentire e controllare il movimento), così come nuove soluzioni di immagazzinamento dell’energia che consentono manovrabilità indipendente. Il dott. Ronald Polcawich, un program manager della DARPA presso l’ufficio tecnologico di Microsystems, sottolinea che se SHRIMP riesce a creare sistemi di movimento e di alimentazione altamente efficienti sulla scala degli insetti, i benefici vanno ben oltre la robotica. “Mentre l’obiettivo di SHRIMP è lo sviluppo di piattaforme robotiche indipendenti su piccola scala, prevediamo che le scoperte fatte attraverso la nostra ricerca sugli attuatori e la conservazione dell’energia potrebbero rivelarsi vantaggiose per un certo numero di campi attualmente limitati da queste sfide tecniche: dalla protesi alla guida ottica.

Insomma, nonostante l’obiettivo principale sia quello di dare una mano di aiuto raccogliendo informazioni in caso di disastri naturali, la piattaforma ha un utilizzo potenziale ben più ampio.

Fonte: Pcmag

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