E finalmente anche un’azienda italiana, Clairy, ha conquistato le alte vette del mercato tecnologico con un progetto, dal nome Natede, molto interessante, finanziato addirittura da alcuni imprenditori della Silicon Valley. Lo scorso marzo la start up italiana ha lanciato su Kickstarter, un sito web di crowdfunding, un vaso smart, intelligente, in grado di purificare, l’aria, eliminando, autonomamente, le sostanze tossiche che si nascondo negli spazi interni. E sì, perché negli spazi indoor, a vostra insaputa, si celano gas, virus e batteri dannosi per l’organismo e per l’ambiente. Natede, inoltre, è collegato con un’app gratuita che permette all’utente di tenere sotto controllo la qualità dell’aria ed è compatibile, anche, con i nuovissimi dispositivi smart di Google e Amazon.

L’idea proposta dall’azienda italiana ha raccolto in tre mesi circa 900 mila dollari, con 5000 prenotazioni del prodotto. Un successo inaspettato per Paolo Ganis, Alessio D’Andrea e Vincenzo, i tre start upper italiani, ideatori del vaso smart.

Il CEO di Clairy, Paolo Ganis ha così commentato il successo del progetto Natede: “Essere arrivati alla soglia di un milione di dollari per noi è un motivo di orgoglio. In passato abbiamo lavorato tanto, e ci siamo impegnati per arrivare a questo punto. Siamo convinti che l’aria pulita sia un nostro diritto e dobbiamo salvaguardare la nostra saluto, visto che, comunque, passiamo tanto tempo negli ambienti indoor“.

Anche l’Europa negli scorsi anni si è accorta delle potenzialità e dell’innovazione di questa start up: infatti gli ha riconosciuto un finanziamento di circa 2 milioni di euro.