Gli sviluppatori di Google Chrome hanno ulteriormente ritardato le restrizioni legate all’autoplay che vanno ad impattare anche sui web games e su molti contenuti interattivi.

Nel tentativo di rendere più coerente la riproduzione dei contenuti multimediali sul Web, Google Chrome a gennaio ha introdotto la possibilità di disattivare l’audio a seconda del sito. Con Chrome 66, Google ha introdotto nuove norme che regolano quando i contenuti multimediali possono essere riprodotti automaticamente.

In tutti gli altri casi di utilizzo, l’audio dei siti che riproducevano i video in autoplay viene automaticamente disattivato se:

  • Il contenuto è disattivato o non include l’audio
  • Gli utenti hanno precedentemente impostato il sito come “Autorizzato”
  • Su dispositivo mobile, se il sito è stato aggiunto alla schermata iniziale dell’utente
  • Sul desktop se l’utente ha spesso riprodotto contenuti multimediali sul sito, secondo l’indice di coinvolgimento dei media

Mentre è un qualcosa di molto comodo per gli utenti tanto che Google ha rilevato che “blocca in modo efficace circa la metà dei giochi multimediali indesiderati in Chrome“, va anche a scapito di altre esperienze interattive sul web. Ciò ha richiesto agli sviluppatori di aggiornare i vecchi siti e, come riportato da The Verge, sta disincentivanto alcuni sviluppatori dalla creazione di giochi web.

A maggio, Google ha ritardato l’applicazione di queste nuove regole sull’API Web Audio utilizzata da molti dei contenuti web. Ritardato fino a ottobre, il team di Chrome aveva avvisato che l’entrata in vigore sarebbe stata segnata dal rilascio di Chrome 70.

Ciò non è stato, tanto che Google sta rinviando l’applicazione del criterio di riproduzione automatica a Chrome 71, previsto nel mese di dicembre.