I rialzi dei prezzi della benzina non piacciono a nessuno ma molto spesso le stazioni di servizio non hanno colpa, dal momento che il costo aumenta a monte. Tuttavia, non ci stupisce più di tanto che alcuni titolari di stazioni di servizio presenti in autostrada speculino su questi rialzi, tanto da vedere i prezzi della benzina arrivare fino a 2,20 euro/L.

Al fine di garantire agli automobilisti un trattamento equo, il Codacons ha aperto un esposto nei confronti delle stazioni di servizio che stanno speculando sui prezzi della benzina aumentandola oltre limite e sfruttando la propria posizione vantaggiosa in autostrada.

I listini della benzina in modalità servito, si legge in una nota dell’associazione dei consumatori, hanno abbondantemente superato in tutta Italia la soglia di 1,8 euro al litro, mentre in autostrada i prezzi viaggiano ormai a ritmo serrato verso i 2,2 euro al litro.

Un andamento al rialzo che non appare in alcun modo giustificato dalle quotazioni del petrolio, e che sembra realizzare una vera e propria speculazione a danno degli automobilisti che in queste ore sono in viaggio per raggiungere le mete di villeggiatura”, denuncia il Codacons, annunciando che depositerà domani un esposto in 104 Procure della Repubblica di tutta Italia in cui si chiede di accertare “se i repentini incrementi dei listini di benzina e gasolio degli ultimi giorni possano configurare il reato di aggiotaggio.

Oltre all’aumento del prezzo del greggio a monte però, il Codacons avverte di ulteriori aumenti nel caso in cui l’IVA dovesse passare al 23% e le accise dovessero essere aumentate:

I listini dei carburanti schizzeranno alle stelle, considerato che l’imposta sul valore aggiunto si applica anche sulle accise che gravano su benzina e gasolio.