Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha finalmente pubblicato l’elenco ufficiale degli autovelox attivi sul territorio italiano. La pagina dedicata, ora online, è consultabile da chiunque e arriva al termine di un grande censimento avviato nei mesi scorsi e che ha coinvolto tutto il Paese.

Entro il 28 novembre scorso, infatti, Comuni, Prefetture e forze dell’ordine hanno dovuto inviare tutte le informazioni tecniche sui dispositivi autovelox in loro possesso, dichiarando marca, modello, versione software, omologazione, matricola e il chilometraggio esatto del punto in cui sono installati. Gli enti che non hanno completato la registrazione entro il termine ultimo sono stati obbligati a spegnere gli autovelox dal 30 novembre, con conseguenze positive per gli automobilisti.

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Alcune multe possono essere contestate

Questo censimento è il risultato della storica sentenza della Cassazione del 2024, che aveva confermato che un autovelox non omologato non può essere utilizzato per rilevare infrazioni. In seguito a questa sentenza diversi automobilisti si sono avvalsi del diritto al ricorso, portando le amministrazioni a verificare la regolarità di ciascun apparecchio. Dallo scorso giugno, inoltre, sono attive nuove regole per gli autovelox che hanno lo scopo di rendere l’uso di questi dispositivi un modo per migliorare davvero la sicurezza stradale e non per fare cassa.

Il nuovo elenco ufficiale serve proprio a fare ordine e, sebbene non fornisca la posizione chilometrica esatta dei dispositivi (nota solo agli enti competenti), riporta il codice catastale del Comune e l’amministrazione responsabile. Questi dati sono sufficienti per capire se un autovelox risulta in regola e censito correttamente: se un dispositivo non compare nella lista, dunque, la multa può essere contestata dall’automobilista.

Le analisi condotte da ASAPS e dall’Associazione Lorenzo Guarnieri mettono in luce un quadro molto diverso da quello ipotizzato nei mesi scorsi. Inizialmente si pensava che gli autovelox attivi in Italia fossero circa 13.000, ma in realtà il numero totale sul territorio ammonta, al momento della stesura di questo articolo, a 3709. La maggior parte di questi, oltre 3000, fa capo alle Polizie Locali, Provinciali e alle Città Metropolitane, mentre la Polizia Stradale ne ha in dotazione 586. L’Arma dei Carabinieri, invece, dichiara di avere all’attivo un solo autovelox.

Il documento ufficiale verrà aggiornato man mano che verranno installati nuovi impianti o quando quelli esistenti saranno spostati o rimossi. Si tratta di un passaggio che finalmente introduce un po’ di trasparenza e che permette agli automobilisti di sapere con certezza se il dispositivo che li ha sanzionati è davvero in regola. Potete accedere alla lista ufficiale degli autovelox attivi in Italia a questo indirizzo.