Il progetto di Xiaomi di entrare nel business dell’automotive sembra destinato a subire una brusca frenata a causa di circostanze al di fuori del controllo dell’azienda.

Secondo quanto riferito da Bloomberg le autorità locali avrebbero deciso di incrementare i requisiti richiesti per l’approvazione di una nuova azienda nel settore automobilistico.

Il mercato dei veicoli elettrici è in forte espansione in Cina, tuttavia il Paese ha assistito a numerosi fallimenti prematuri di nuove aziende che si sono avventurate in questo settore.

Per questo motivo la National Development and Reform Commission (NDRC) del Paese avrebbe richiesto a Xiaomi di fornire un’enorme quantità di documentazione prima di concedere alla società l’autorizzazione necessaria per procedere con il suo progetto automobilistico.

Il debutto della prima auto elettrica di Xiaomi potrebbe subire un notevole ritardo

Xiaomi dovrebbe fornire alle autorità prove del fatto che la società è effettivamente pronta a sbarcare nel settore automobilistico sotto numerosi punti di vista che includono il capitale e la capacità industriale necessari per procedere con la produzione di veicoli elettrici, oltre alla disponibilità effettiva di un numero adeguato di figure chiave come ingegneri e designer.

Xiaomi ha stanziato 10 miliardi di dollari del suo capitale per i prossimi 10 anni pur di entrare nel settore automobilistico, tuttavia la divisione dei veicoli elettrici del produttore esiste tecnicamente solo da settembre 2021, il che pone non pochi dubbi sul fatto che Xiaomi abbia già acquisito sufficienti competenze.

Le nuove normative messe in atto in Cina sembrano destinate a rinviare il debutto della prima auto elettrica di Xiaomi, la cui produzione in serie potrebbe quindi non iniziare nel 2024 come sembrava possibile. Secondo recenti rapporti la società avrebbe in mente di mostrare il primo prototipo della sua auto già ad agosto, ma a questo punto ciò pare improbabile.