Torniamo a parlare di smartwatch e lo facciamo con OPPO Watch X2 Mini, orologio smart “puro” con Wear OS. Come suggerisce il nome, è la versione compatta del Watch X2: stessa (o quasi) funzionalità, ingombri ridotti. Riprende nelle proporzioni il OnePlus Watch 3 da 43 mm e si propone come alternativa compatta in un mercato, quello dei WearOS, dove i modelli di piccole dimensioni si contano sulle dita di una mano.
Tra gli spunti di interesse c’è l’architettura a doppio processore che ha fatto le fortune di OPPO e OnePlus negli ultimi anni e che, abbinata ad un prodotto compatto, potrebbe essere veramente la svolta per non dover scegliere tra autonomia e portabilità. In questa recensione scopriamo tutti i dettagli di OPPO Watch X2 Mini, buona lettura.
Indice:

Design e materiali
Con display da 1,32″ (contro gli 1,5″ di Watch X2) e cassa da 43 mm, Watch X2 Mini è uno smartwatch decisamente compatto rispetto agli standard a cui siamo abituati. È costruito molto bene e non impone grandi compromessi: l’unica rinuncia riguarda il frontale, che qui è un vetro 2.5D curvo invece del cristallo di zaffiro del fratello maggiore. Il peso si ferma a 37,8 grammi, mentre la cassa è in acciaio inossidabile. Due le varianti: nera lucida con cinturino in fluoroelastomero da 18 mm, oppure placcata in oro rosa 18 carati con cinturino in pelle bianca, più orientata a un pubblico femminile. In ogni caso parliamo di un prodotto bello da vedere, semplice ed essenziale come può esserlo un design circolare, senza particolari licenze stilistiche, come invece accade sulla coppia OnePlus Watch 3 e OPPO Watch X2, che hanno una vistosa ed elegante asimmetria nella zona dei tasti.
Perché si parla di OPPO e OnePlus sempre in coppia? Dal 2021 OnePlus è ufficialmente sotto l’egida di OPPO, i prodotti delle due aziende sono quindi molto spesso simili, se non identici, come nel caso degli orologi delle famiglie OnePlus Watch e OPPO X. L’alter ego di OPPO Watch X2 Mini si chiama OnePlus Watch 3 43 mm ed è quasi uguale se non per lievi differenze estetica, in particolare per la versione bianca.
Sul lato destro c’è una corona rotante che funge anche da tasto e offre un piacevole feedback aptico durante lo scorrimento degli elenchi; più in basso trova posto un tasto multifunzione personalizzabile con scorciatoie. Sotto la scocca cambiano alcuni dettagli: il sensore cardio è leggermente diverso rispetto a Watch X2 e manca il sensore di temperatura. La qualità percepita è elevata e certificata dalla resistenza ad acqua e polvere IP68 e resistenza alla pressione di 5 ATM.

Display
Il display è un AMOLED (non LTPO come sul fratello maggiore) da 1,32″, con risoluzione di 466×466 pixel: davvero molto definito, con una densità di 352 ppi, addirittura superiore a quella di OPPO Watch X2. Ci hanno lasciato un filo perplessi le cornici, piuttosto evidenti soprattutto se confrontate con il top di gamma, ma probabilmente è il compromesso da accettare per avere quasi lo stesso hardware in un formato compatto, considerando anche che per mantenere le proporzioni, lo spessore è di 11 mm contro i quasi 12 mm di OPPO Watch X2 e OnePlus Watch 3. La leggibilità dello schermo al sole è buona; il pannello tocca i 1000 nit di picco, non tantissimi rispetto agli standard attuali dove alcuni concorrenti arrivano anche a 3000 nit, vedi, per completezza, i Galaxy Watch 8 nella versione più piccola, competitor diretto di questo Watch X2 Mini.

Hardware e scheda tecnica
Il fondamento di Watch X2 Mini, come accennato in apertura, è la classica architettura “a due processori”. Il principale è uno Snapdragon Wear 5 di prima generazione, affiancato da un BES 2800BP a basso consumo. L’idea alla base (condivisa da OPPO e OnePlus) è semplice: usare il chip più prestante per tutto ciò che richiede Wear OS, mentre il BES 2800 fa girare un RtOS, un sistema operativo leggero per le operazioni di tutti i giorni. Negli ultimi anni il software si è affinato parecchio e sempre più funzioni vengono gestite in RTOS senza che l’utente se ne accorga: risultato, consumi più bassi e autonomia nettamente migliore, con un’esperienza d’uso del tutto fluida nel passaggio tra RTOS e WearOS sia per quanto riguarda la UI e che le prestazioni. L’obiettivo è chiaro: mantenere la versatilità e la completezza di Wear OS senza sacrificare la durata della batteria, e come vedremo l’X2 Mini ci riesce.
La dotazione di sensori è completa: giroscopio, accelerometro, sensore cardio ottico, pulsossimetro ottico, magnetometro, sensore di luminosità e barometro. Sul fronte connettività ci sono Bluetooth 5.2, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n e NFC; non è prevista una variante LTE per il nostro mercato. Presente la localizzazione con supporto a Baidu, GPS, Galileo e GLONASS, ma si tratta di un GNSS a singola frequenza.

Dal punto di vista tecnico, le rinunce rispetto al Watch X2 standard sono: GNSS a singola frequenza, sensore cardio e pulsossimetro di precedente generazione, assenza dell’hardware necessario per ECG, assenza sensore di temperatura, vetro standard anziché zaffiro, schermo non LTPO e meno luminoso, oltre che più piccolo. Anche la batteria, infine, non può contare su un anodo al silicio-carbonio, ha infatti una capacità abbastanza standard per le dimensioni. Ogni singolo elemento non è di per sé una rinuncia troppo grave, però, se messi tutte assieme, possono diventare svantaggi rilevanti.

Scheda tecnica completa
| Materiali | Cassa: Acciaio inossidabile 316L (Nebula Black) / Acciaio inossidabile placcato oro 18K PVD (Glimmer Gold) Cassa inferiore: Plastica (PA), stampaggio bi-colore Cinturino: Fluoroelastomero (Nebula Black) / Pelle (Glimmer Gold) |
| Display | 1,32″ AMOLED • 466 × 466 px • 352 ppi • Vetro 2.5D • 600 nit (max predefinita), 1000 nit (modalità alta luminosità) |
| Dimensioni | Circa 43,2 × 43,2 × 11 mm (escluso sensore PPG) |
| Peso | Glimmer Gold: ~37,8 g (solo cassa), ~47 g (con cinturino) Nebula Black: ~37,8 g (solo cassa), ~59 g (con cinturino) |
| Batteria | 354 mAh (tipica), 345 mAh (nominale) • Fino a 60 h (uso standard in modalità smart) • Fino a 36 h (uso intenso in modalità smart) • Fino a 7 giorni (modalità risparmio energetico) |
| Ricarica | Ricarica rapida: 10 minuti ≈ fino a 24 ore di uso normale • 0–100% ≈ ~1 ora |
| Piattaforma | Dual chipset: Snapdragon W5 Gen 1 (AP/GP) + MCU BES2800BP |
| Memoria | 2 GB RAM + 32 GB ROM • 4 GB eMMC per RTOS |
| Sensori | Accelerometro • Giroscopio • Sensore ottico FC • Pulsossimetro ottico • Sensore geomagnetico • Sensore di luce • Barometro |
| GNSS | Beidou, GPS, Galileo, GLONASS, QZSS |
| Connettività | Bluetooth 5.2 (classico + BLE; profili HID, HFP 1.6, HSP 1.2, A2DP 1.2, AVRCP 1.5, SPP 1.1+) • Wi-Fi 2,4/5 GHz 802.11 a/b/g/n • NFC (Google Wallet) • Chiamate Bluetooth |
| Resistenza | 5ATM • IP68 |
| Sistema operativo | Wear OS by Google + RTOS |
| Compatibilità | Smartphone Android 9.0 o superiore con GMS 23.45.23 o superiore (non compatibile con iOS o Android Go) |
Autonomia
Autonomia è un punto chiave per Watch X2 Mini. La batteria è da 354 mAh: in linea con le aspettative per una cassa da 43 mm (per dire, Galaxy Watch 8 da 40 mm è a 325 mAh, quindi siamo lì). Qui si nota la distanza dal Watch X2 “pieno”, che arriva a 648 mAh: quasi il doppio, complice anche il formato più grande e l’adozione della tecnologia al silicio-carbonio, che consente di sfruttare moduli batteria a maggiore densità.
Nel quotidiano, però, X2 Mini si difende bene: in modalità Smart si porta a casa un giorno e mezzo (36 ore), spesso sfiora i due. E quando scende sotto una certa soglia si può sempre passare alla modalità a risparmio energetico con RTOS, che estende sensibilmente l’autonomia a costo di rinunciare a qualche funzione smart.
Il confronto con i principali concorrenti resta favorevole: un Galaxy Watch 8 da 40 mm fatica a coprire giorno + notte, mentre X2 Mini si usa senza patemi 24 ore su 24 e poi si ricarica al mattino per affrontare la nuova giornata. A proposito di ricarica: è piuttosto rapida, serve circa un’ora per il 100% ma il 50% arriva in appena 15 minuti.

Funzionalità smart, salute e sport
A bordo c’è WearOS 5, con tutto ciò che ci si aspetta da uno smartwatch “puro”: integrazione completa con lo smartphone, notifiche a cui rispondere dal polso, installazione di app (WhatsApp, Spotify, TrailPeaks ecc.) e un buon margine di utilizzo stand-alone per musica, mappe e strumenti quotidiani. Qui non c’è una versione LTE, quindi per i dati serve la connessione Bluetooth con il telefono. Presenti Google Maps con istruzioni al polso e i pagamenti NFC tramite Google Wallet, non mancano i controlli multimediali, il telecomando fotocamera e le chiamate in vivavoce grazie a speaker e microfono integrati.
















Sul fronte salute troviamo il monitoraggio continuo della frequenza cardiaca, l’ossigenazione del sangue e la sezione “corpo e mente” che sintetizza il benessere fisiologico (usa anche la variabilità della FC) e suggerisce pause o momenti di mindfulness quando serve. Il sonno viene analizzato in dettaglio con statistiche su FC, SpO₂ ed eventuali irregolarità respiratorie. Tutto si sincronizza su smartphone tramite l’app OHealth, che gestisce anche gli allenamenti, ci sono 11 sport con metriche dedicate (tra cui badminton, tennis, nuoto in piscina, corsa, bici) e oltre 100 modalità in totale per il tracciamento generico.
Non è un orologio pensato “prima di tutto” per lo sport, niente cartografia nativa negli allenamenti, per esempio, ma con le app di terze parti di Wear OS si può colmare facilmente. In sintesi, è uno smartwatch generalista: fa bene un po’ tutto, con un focus deciso sulle funzioni smart e sull’abbinamento con Android, e resta più che adeguato per tenere d’occhio salute e attività saltuaria.

Considerazioni finali
Siamo alle battute finali della recensione di OPPO Watch X2 Mini, proposto a 329 Euro di listino, ma già presente sul mercato da un mesetto abbondante e protagonista quindi di diverse offerte e sconti. Complessivamente si tratta di un buon orologio, ben costruito, discreto ed elegante, ma soprattutto dotato di un’autonomia sufficiente a non farvi stufare di ricaricarlo dopo pochi giorni di utilizzo.
Certo il prezzo di listino è abbastanza alto, poco giustificabili i 50 Euro in più sul posizionamento rispetto OnePlus Wath 3 mini (279 Euro) che è a tutti gli effetti lo stesso dispositivo, mentre il Watch X2 appena 70 Euro in più pur offrendo diverse specifiche migliori. Come dicevamo però fortunatamente ci sono già sconti interessanti, ad oggi si riesce infatti a portare a casa attorno ai 239 Euro ed è tutta un’altra storia.
Se i modelli più grossi di OnePlus e OPPO sono per voi troppo grossi (e in effetti lo sono), allora il Mini è la scelta giusta, non vi deluderà.
Pro:
- Design semplice e intramontabile
- Autonomia sufficiente (considerate le dimensioni)
- WearOS versatile e ben integrato con Android
Contro:
- Schermo meno luminoso della concorrenza
- Niente batteria al Si-Ca
- Prezzo di listino alto
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