L’ESA (European Space Agency) ha annunciato di aver avviato un programma di sviluppo per una missione chiamata “Comet Interceptor” che ha lo scopo di costruire una sonda e inviarla su una cometa del sistema solare al fine di scoprirne i misteri rimasti fino a ora irrisolti.

La sonda che intercetterà la cometa sarà formata da tre distinte parti: un’unità principale e due unità più piccole. Tutte e tre si separeranno settimane prima di avvicinarsi alla cometa e acquisiranno dati diversi sull’oggetto, come la composizione del suo nucleo, la presenza di gas, di polvere e di plasma. Gli scienziati useranno questi dati per creare un modello 3D del corpo celeste e usarlo per studiare le origini delle comete.

La missione viaggerà verso una cometa ancora sconosciuta, facendo un “fly-by” del bersaglio scelto quando si troverà nei suoi pressi. Le sue tre navicelle eseguiranno osservazioni simultanee da più punti attorno alla cometa, creando un profilo 3D di un oggetto “dinamicamente nuovo” che contiene materiale non trattato e sopravvissuto dall’alba del Sistema Solare.

La missione “Comet Interceptor” è una missione “veloce”, o classe F. Il termine “veloce” si riferisce al tempo necessario per svolgerla, con una durata di sviluppo totale dalla selezione alla disponibilità al lancio di circa otto anni. Le missioni di classe F, che hanno una massa di lancio inferiore a 1000 kg, condivideranno il viaggio nello spazio con una missione di classe media, sfruttando lo spazio aggiuntivo nel razzo (e nel veicolo spaziale Ariel) e la spinta verso il punto Lagrange L2, che è 1,5 milioni di chilometri “dietro” la Terra da una vista dal Sole.

L'ESA sta costruendo una sonda da lanciare su una cometa del Sistema Solare 1

Comet Interceptor è previsto per il lancio nel 2028. Entrambe le missioni andranno verso il punto L2 e da lì Comet Interceptor andrà avanti verso il bersaglio scelto usando il proprio sistema di propulsione.